Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Stop Ttip, in migliaia a Roma per dire no al partenariato transatlantico
Quaranta, forse cinquantamila persone sono scese in piazza a Roma il 7maggio per dire Stop Ttip. Le foto della manifestazione.
Erano in quaranta, forse cinquantamila secondo gli organizzatori, e venivano da tutta Italia i sostenitori del no al Partenariato translatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip) che si sono riversati per le strade di Roma oggi pomeriggio, aderendo alla manifestazione organizzata dagli oltre 50 comitati locali uniti nella coalizione Stop Ttip e una lunga serie di associazioni e movimenti ambientalisti e non solo.
Una manifestazione che voleva essere la gemella di quella dello scorso ottobre a Berlino, in Germania, a cui parteciparono 150mila cittadini e che si proponeva di dire no a un accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Unione europea che resta controverso per la sua segretezza, a maggior ragione dopo i documenti trafugati dall’ong Greenpeace. L’edizione romana ha visto un’affluenza minore, ma sufficiente a creare un colpo d’occhio notevole sia lungo il tragitto (che da piazza della Repubblica è partito per via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Merulana, via Labicana e via Emanuele Filiberto) che in piazza San Giovanni in Laterano. Le persone sono rimaste fino al tramonto tra interventi, momenti musicali e mercatino rigorosamente bio.
IN AZIONE! Yes We Can #STOPTTIP ! Oggi Giornata di Mobilitazione Nazionale a Roma > https://t.co/4itdzrRuYb pic.twitter.com/duRLg4qwO5
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) 7 maggio 2016
Gli slogan della manifestazione contro il Ttip
Tanti gli slogan e gli striscioni (da “Governo servo delle multinazionali” a “Padroni del mondo gavì tocà el fondo”, proveniente direttamente dal laborioso Nordest). Tanti anche gli interventi nel merito, a partire dal segretario della Fiom Maurizio Landini che ha preso parte al corteo lamentando “i problemi di sostenibilità” di questo accordo e che “non possono essere le multinazionali quelle che decidono per tutti, non possiamo andare avanti in un mondo così e noi, con la democrazia, possiamo impedirlo. Questo deve essere l’anno della democrazia, deve essere l’anno in cui la cittadinanza deve riprendere in mano le cose”, E poi Greenpeace: “Il Ttip è una minaccia contro la democrazia, l’ambiente, i diritti della salute e dei lavoratori” ha detto Federica Ferrario, responsabile della campagna agricoltura sostenibile”.
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