Lo yoga non si impara sui libri ma alcuni, più di altri, ci avvicinano all’esperienza della pratica sul tappetino. È il caso di “Respirare il mondo” scritto da Patrizia Foschi e appena uscito per Giunti. C’è il contatto dei piedi nudi con il pavimento, la pulsazione spontanea di inspiro ed espiro, la levità dei muscoli
La storia e le origini dello yoga, i benefici e le tecniche
La storia dello yoga affonda le sue radici in una cultura millenaria. Dai Veda alle pratiche moderne, ecco quali sono le sue origini, in breve.
Vi siete mai domandati quale sia la storia dello yoga? Le sue origini sono antichissime: le prime tracce di questa pratica risalgono tra il 3000 e il 1800 a.C., nella valle dell’Indo, presso la civiltà contadina di Quetta e più tardi nelle cittadine di Harappa e Mohenjo Daro.
Negli scavi svolti in queste zone sono state rinvenute statuette e raffigurazioni sedute in posizioni yogiche, dimostrando probabilmente come lo yoga fosse già allora conosciuto e praticato.
Lo yoga e i Veda
Le prime chiare tracce sullo yoga ci vengono però da un periodo più tardo, quello della letteratura vedica. I Veda sono testi antichissimi i cui contenuti, prima di essere esposti in forma letteraria, furono tramandati di generazione in generazione attraverso la tradizione orale. Nei Veda non c’è ancora una precisa elaborazione dello yoga, ma appaiono già alcuni concetti yogici.
Storia delle Upanishad dello yoga
Possiamo trovare le basi dello yoga nella parte finale e più tarda dei Veda, nelle Upanishad, testi filosofico religiosi redatti in sanscrito tra l’800 e il 300 a.C. circa: in alcuni brani vengono infatti trattati argomenti come il Prana, l’energia vitale, e le Nadi, i percorsi energetici, che saranno poi temi centrali nello Hatha-yoga, ossia una forma di yoga basata su esercizi psicofisici che insegnano a dominare l’energia cosmica presente nell’uomo. Infine la Svatasvatara upanishad descrive le pratiche yogiche e i loro effetti.
Il periodo epico
Nel periodo epico (risalente al VI sec. a.C. circa) una fonte ricchissima per comprendere lo yoga è il poema Mahabharata, la cui parte più importante è la BhagavadGita. Questa è un trattato di settecento versi che sintetizza varie idee e pratiche yoga, definendo tre delle più importanti “vie”: il Karma yoga, la via dell’azione, il Bhakti yoga, la via della devozione e lo Jnana yoga, la via della conoscenza.
I Sutra
Il periodo successivo è quello dei Sutra (dal II sec. a.C. al IV sec. d.C.). Sutra è una forma di letteratura molto concisa: brevi frasi espongono concetti ed idee con parole essenziali. La forma dei sutra permetteva la memorizzazione di tutto l’insegnamento. Tra i più importanti vi sono gli Yoga Sutra di Patanjali, filosofo del II secolo a.C. Questi sono stati interpretati da diversi commentatori che ne hanno sviluppato i concetti secondo differenti correnti di pensiero.
I Tantra
Nel periodo medievale la letteratura predominante è quella dei Tantra.
Molte delle pratiche dello Hatha-yoga sembrano avere origine nella letteratura dei Tantra. Alcuni dei testi più importanti di Hatha-yoga sono l’Hathayogapradipika, la Gheranda Samhita e lo Siva
Samhita. Nell’epoca moderna importanti maestri yoga sono stati Swami Vivekananda, Yogananda Paramahansa, Sri Aurobindo, Ramana Maharshi, Swami Sivananda.
Lo yoga oggi
Con il termine yoga si indica oggi un vastissimo insieme di concezioni e di pratiche. Benché abbia le sue radici nella tradizione indiana, lo yoga ha nel tempo superato i confini geografici e culturali dell’India, integrandosi con filosofie diverse: si sono sviluppate tradizioni come lo yoga tibetano, taoista, buddhista e altre ancora. La pratica è adatta a tutti, adulti, anziani e perfino bambini.
Stili di yoga
Storia dello yoga: Ashtanga
Si tratta di uno stile di yoga molto famoso e praticato che ha come obiettivo quello di portare il praticante verso una graduale consapevolezza di sé. Letteralmente, la parola Ashtanga indica il numero 8, e rappresenta gli 8 livelli della pratica dello yoga descritti da Patanjali: questi livelli sono Yama (astinenza), Nyama (adempimento), Asana (posture), Pranayama (Controllo del Respiro), Pratyahara (controllo dei sensi), Dharana (concentrazione), Dhyana (meditazione), Samadhi (contemplazione). L’Ashtanga Yoga è stato sviluppato dal guru Tirumali Krishnamacharya, in India, dove aprì la prima scuola ad esso dedicata per diffondere questo stile al pubblico. La pratica prevede 6 diverse serie di posizioni, in cui le asana vengono ripetute in un ordine ben preciso, dalla serie più semplice a quella più impegnativa a livello psicofisico.
Fondamento di questa pratica è il respiro, sempre sincronizzato con i movimenti del corpo: il recupero di una corretta respirazione migliora la circolazione del sangue e le funzioni corporee.
Storia dello yoga: Kundalini
Anche questo molto noto e praticato, è uno stile yogico che si propone di risvegliare l’energia kundalini, spesso rappresentata graficamente come un serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale. Letteramente il termine deriva da kundal, che significa ricciolo, e ini, che indica l’energia femminile. L’obiettivo è migliorare l’equilibrio psicofisico del corpo attraverso esercizi fisici e meditazioni.
Il Kundalini Yoga affonda le sue radici nei testi vedici e fa parte, con le correnti di Hatha, Raja, Laya e Mantra yoga del cosiddetto yoga tantrico. La pratica è strutturata in “classi”, ossia lezioni che di volta in volta lavorano su un determinato chakra (centro energetico) corporeo e che possono essere diverse anche a seconda della stagione dell’anno. Diversamente dall’Ashtanga yoga, il Kundalini yoga non ha una sequenza prefissata.
Storia dello yoga: Hatha
L’Hatha yoga, forse il più famoso di tutti gli stili, ha il compito di migliorare l’elasticità del corpo e della colonna vertebrale attraverso la pratica della meditazione, del respiro (pranayama) e delle asana. Il termine Hatha yoga viene spesso tradotto come yoga dello sforzo o yoga della forza per via delle posizioni della pratica, che sono particolarmente impegnative. Le origini risalgono alla stesura dei primi Tantra, mentre la sistemazione della pratica si deve al mistico Gorakhnath, che visse tra l’XI e il XII secolo. Proprio per la complessità dei suoi esercizi. l’Hatha yoga è indicato per ridare elasticità a muscoli e tendini, per prevenire e curare il mal di schiena.
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