Oltre 110 mila cittadini italiani chiedono lo stop alla macellazione dei cavalli, per farlo lo Stato deve riconoscerli solo come animali d’affezione, rompendo l’ambiguità che ora li vede sia come amici che come carne da macello.
La resistenza di Tornasol, il cavallo che si rifiutò di correre al palio di Siena
Tornasol, uno dei favoriti per la vittoria, ha mostrato chiari segni di nervosismo costringendo gli organizzatori a ritirarlo dalla corsa.
Gli animali sono da tempo asserviti all’uomo, che li sfrutta a seconda delle proprie necessità, consumandoli abulicamente. Questo sistema è talmente radicato da sembrarci assolutamente normale, l’uomo comanda e l’animale obbedisce. Ogni tanto però accade qualcosa di inaspettato, accade che l’animale non accetti il ruolo che gli è stato imposto, alzi la testa e si ribelli. Così facendo questi animali diventano veri e propri simboli (ricordate gli orsi ribelli Bruno e Daniza?) di riscatto e resistenza, spingendoci a provare un malcelato senso di ammirazione per il loro coraggio. È il caso di Tornasol, il cavallo che si è rifiutato di correre al palio di Siena.
Cavallo ribelle
Tornasol è un cavallo mezzosangue angloarabo di cinque anni, di proprietà di Mark Getty, nipote del milionario Jean Paul, e appartenente alla contrada della Tartuca. Per lui quello svoltosi lo scorso 2 luglio era il primo palio di Siena e, nonostante non abbia corso neppure un metro, il suo nome resterà indelebile nella storia di questa manifestazione. Al momento di dirigersi verso i canapi per iniziare la corsa, Tornasol ha infatti opposto un netto e deciso rifiuto, resistendo per quasi due ore ai tentativi da parte del suo fantino di indirizzarlo verso gli altri cavalli, pronti a partire. Non c’è stato niente da fare, dopo aver provato e riprovato gli umani hanno dovuto accettare la decisione del cavallo e ritirarlo dalla gara.
Un evento unico
I veterinari del palio hanno deciso di escludere Tornasol dalla corsa per “alterato stato psico-fisico” e per i suoi “attacchi di panico”. È la prima volta che a un cavallo senza problemi fisici fosse consentito di non correre. In qualche modo Tornasol potrebbe dunque aver dato una speranza ai suoi simili che in futuro potrebbero essere ritirati dal palio se visibilmente stressati, in nome della loro salvaguardia.
Perché Tornasol non ha corso
Non sappiamo perché Tornasol si sia rifiutato di correre, molti sostengono che l’animale fosse semplicemente stressato e abbia reagito così agli stimoli esterni. Altri ritengono invece che la decisione del cavallo sia stata una scelta deliberata, frutto di un’inequivocabile autodeterminazione, Tornasol avrebbe scelto di non partecipare ad una manifestazione pericolosa, nella quale sono morti oltre 50 cavalli dal 1970 ad oggi. Non sappiamo chi abbia ragione, ma certo non possiamo escludere la seconda ipotesi.
Aperta un’inchiesta
Dopo aver deciso di ritirare il cavallo dalla gara, a Tornasol hanno prelevato un campione di sangue, per cercarvi qualche indizio sul suo anomalo comportamento (ma forse bisognerebbe indagare la sua psiche). Gli accertamenti, voluti dalla Procura di Siena, sono stati richiesti “per verificare le cause della sua alterazione psico-fisica accertata dal collegio veterinario, che hanno portato all’applicazione dell’articolo 50 del regolamento per il palio”, si legge in una nota della procura.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In estate i cavalli sono le principali vittime dello sfruttamento umano. Ma qual è la realtà fisiologica degli equini al caldo? Ce lo spiega l’esperta.
Le cavalle incinte vengono sfruttate per il loro sangue per estrarre l’ecg, un ormone usato per farmaci veterinari in uso negli allevamenti intensivi.
Ogni anno, più di un miliardo di animali vivi viene trasportato all’interno dell’Unione europea. Per tutti questo significa solo sofferenza.
La passione giapponese per la carne di cavallo cruda ha un prezzo altissimo in termini di crudeltà inferte agli animali. La denuncia degli attivisti.
Le botticelle romane saranno vietate nelle vie del centro, decisione che gli animalisti aspettavano da anni, ma potranno ancora circolare nei parchi.
Una vittoria importante quella di Caserta, che dice basta alle carrozze con i cavalli in seguito alla tragica morte di un equino per caldo e stanchezza.
In Grecia è stata vietata la macellazione degli equini che sono così equiparati a cani e gatti come animali d’affezione e ne conquistano tutti i diritti.
A Chicago è stato compiuto un passo avanti nella tutela dei diritti animali: dal primo gennaio 2021 le carrozze trainate da cavalli non potranno più circolare nella metropoli statunitense.