Il rapporto dell’Ispra mostra neanche nel 2023 ci sono stati miglioramenti nella cura del territorio: si continua a cementificare a spron battuto.
Storia dell’Earth Day americano: come Gaylord Nelson ha fondato la giornata della terra
Ogni 22 aprile si celebra una nuova edizione dell’Earth Day. Spetta al senatore statunitense Gaylord Nelson la paternità di questo evento.
Erano gli anni del presidente Kennedy, gli anni dei Beatles in vetta alle classifiche e di Jimi Hendrix. Gli anni delle proteste contro la guerra in Vietnam. In quel periodo nasce l’idea della giornata della Terra: l’inizio di quello che oggi è diventato il moderno movimento ambientalista.
Era il 1962 quando, al senatore Gaylord Nelson, venne in mente l’idea di dare risalto alle questioni ambientali e di farlo in maniera prepotente, in modo che prendesse piede sia attraverso l’opinione pubblica che, cosa più importante, nel mondo politico. Per primo propose al presidente Kennedy un giro di conferenze dedicate ai temi ambientali. Nel 1963 il presidente attraversò 11 Stati, per cinque giorni dedicati alla tutela ambientale: quello fu il seme che germogliò poi nell’Earth Day.
Dalle prime conferenze al primo Earth day
Negli anni a venire, il senatore continuò a girare per il Paese, rendendosi presto conto, di come il degrado ambientale si stesse diffondendo ovunque e di come chiunque se ne rendesse conto, a parte la classe politica. Fu proprio durante un giro di conferenze, nell’estate del 1969, che Nelson vide un certo fermento, che coinvolgeva le varie università: erano studenti e ragazzi che si erano uniti nel movimento contro la guerra in Vietnam.
Ed ecco l’idea: perché non organizzare un movimento di protesta che partisse dalla gente comune e che mettesse in piazza i temi della conservazione e della tutela ambientale?
Più tardi il senatore dichiarò: “fu una scommessa difficile, ma funzionò“. Nel settembre del 1969 Gaylord Nelson annunciò che nella primavera del 1970 (il 22 aprile), ci sarebbe stata una grande dimostrazione pubblica a favore della tutela ambientale.
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Il responso fu elettrizzante: da costa a costa la voce si sparse velocemente, migliaia di lettere, telegrammi, telefonate, girarono attraverso il Paese, coinvolgendo sempre più persone, che finalmente avevano un chiaro punto di riferimento e di partenza. Fu proprio grazie alla gente comune che l’Earth Day fu un successo, 20 milioni di dimostranti vi parteciparono, assieme a migliaia di scuole e di comunità locali. Oggi l’Earth Day coinvolge 175 Paesi in tutto il mondo.
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