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La strategia aggressiva di Obama per fermare il bracconaggio in Africa
Gli Stati Uniti sembrano aver deciso di dare un colpo di acceleratore agli sforzi per salvaguardare la biodiversità nazionale e internazionale. Dopo l’annuncio del piano per tutelare la farfalla monarca, l’amministrazione guidata dal presidente Barack Obama, il cui mandato è in scadenza nel 2016, ha annunciato una strategia ambiziosa per affrontare la questione del traffico di animali a rischio
Gli Stati Uniti sembrano aver deciso di dare un colpo di acceleratore agli sforzi per salvaguardare la biodiversità nazionale e internazionale. Dopo l’annuncio del piano per tutelare la farfalla monarca, l’amministrazione guidata dal presidente Barack Obama, il cui mandato è in scadenza nel 2016, ha annunciato una strategia ambiziosa per affrontare la questione del traffico di animali a rischio estinzione e del bracconaggio in Africa. Obama metterà a disposizione soldi, uomini e agenzie di intelligence specializzate pur di contrastare il mercato illegale valutato intorno ai 20 miliardi di dollari l’anno.
Il piano, proposto congiuntamente dai dipartimenti di Stato, di Giustizia e degli Interni dopo due anni di ricerche, prevede anche l’aumento della pressione internazionale sui paesi asiatici per spingerli a fermare la compravendita illegale di corni di rinoceronte, di zanne d’elefante e di oggetti da loro derivati. John Cruden della divisione ambiente e risorse naturali del dipartimento di Giustizia ha affermato che “adesso, il traffico di animali è un affare davvero redditizio. Il nostro obiettivo è eliminare i guadagni derivati dal mercato illegale con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
Il bracconaggio ha portato sull’orlo dell’estinzione diverse specie di animali e aumentato il numero di organizzazioni di criminali in grado di agire in più paesi contemporaneamente, dall’Africa all’Asia, fino ad arrivare al continente americano. Per questo lo United States fish and wildlife service, l’agenzia che fa capo al dipartimento degli Interni, per la prima volta potrà agire anche oltreconfine, per combattere il traffico nei luoghi dove questo ha origine: Tanzania, Botswana, Perù. Il piano per quest’anno prevede l’impiego di un gruppo di oltre 320 esperti e un budget di 75,4 milioni di dollari. Otto milioni in più del 2014.
Il traffico illegale di fauna protetta ha decimato la popolazione di elefanti e rinoceronti in Africa. Se nel 2010 i rinoceronti uccisi solo in Sudafrica sono stati poco più di 330, nel 2014 sono stati 1.215.
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