La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Regno Unito, le banche saranno messe alla prova anche sui rischi climatici
La banca centrale inglese introdurrà gli stress test climatici, per capire se banche e assicurazioni siano in grado di reggere agli shock ambientali.
La Bank of England sarà la prima banca centrale in assoluto a verificare se il sistema finanziario sia in grado di reggere ai rischi determinati dai cambiamenti climatici. Ciò significa che le grandi banche e compagnie di assicurazione dovranno sottoporre i loro asset a specifici stress test climatici, sulla scia di quelli “classici” che riguardano la solidità patrimoniale.
Cosa sono gli stress test per le banche
Dopo la crisi finanziaria globale del 2007-2008, simboleggiata dal collasso della banca d’affari americana Lehman Brothers, le autorità che regolano la finanza internazionale sono state costrette a correre ai ripari, per riconquistare la fiducia dei mercati e dei cittadini e per scongiurare il ripetersi di un trauma del genere. Sia la Federal Reserve statunitense sia l’Autorità bancaria europea, quindi, hanno introdotto gli stress test.
Da allora, i bilanci delle grandi banche vengono passati ai raggi X a intervalli regolari, per capire se siano abbastanza solidi da restare in piedi anche quando le circostanze esterne si rivelano sfavorevoli. In Europa queste verifiche vengono condotte ogni due anni. Le più recenti risalgono alla fine del 2018 e hanno scandagliato i dati di 48 istituti di credito, ipotizzando uno scenario di base e uno scenario avverso caratterizzato da una crisi del debito pubblico, da una recessione economica e così via.
Climate change poses a risk to the stability of the UK’s financial system.
To ensure firms are prepared, we will carry out a climate stress test in 2021.
Read about our plans and tell us what you think:https://t.co/MonQ0MMkUN pic.twitter.com/Jco03mQASV
— Bank of England (@bankofengland) December 18, 2019
Esordiscono i primi stress test climatici
Questo il modello di partenza. Che però, a detta di molti, rischia di rivelarsi inevitabilmente parziale. I cambiamenti climatici, che sempre più spesso si manifestano sotto forma di eventi meteorologici estremi, provocano colossali perdite economiche, scatenano emergenze umanitarie, determinano migrazioni forzate di dimensioni ingenti. Insomma, il clima impazzito è a tutti gli effetti un fattore di rischio per la tenuta del nostro sistema finanziario. Ed è stato ignorato troppo a lungo.
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È qui che interviene il nuovo ambizioso piano della Banca d’Inghilterra, descritto dal quotidiano The Independent. I bilanci delle banche e delle compagnie di assicurazione più grandi saranno esaminati in relazione a tre diversi scenari, stavolta non economici ma climatici. Nel primo, spiega il Guardian, le autorità intraprendono una transizione efficace e tempestiva verso un’economia a zero emissioni, riuscendo a contenere l’aumento delle temperature medie globali entro i 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. Nel secondo scenario questo processo avviene e raggiunge i suoi obiettivi, ma con dieci anni di ritardo. L’ipotesi più pessimistica prospetta un fallimento totale: i governi non affrontano l’emergenza climatica, cittadini e aziende non adeguano i loro comportamenti e le temperature globali aumentano di 4 gradi entro il 2080, con tutto ciò che ne consegue per il territorio, le attività economiche e la vita delle persone.
Abbiamo bisogno di un sistema finanziario resiliente
In questo momento la banca centrale inglese sta mettendo a punto gli stress test climatici. La tabella di marcia prevede di rendere noti tutti i dettagli nella seconda metà del prossimo anno e di partire ufficialmente nel 2021. Se verranno bocciati, gli istituti finanziari saranno probabilmente obbligati a prendere adeguate contromisure, come incrementare le riserve di capitale o sbarazzarsi di determinati asset.
Secondo il governatore della Bank of England Mark Carney, il nuovo sistema sarà “un esercizio pionieristico che sviluppa ulteriormente i considerevoli progressi già fatti da aziende, banche centrali e regolatori nell’affrontare i rischi legati al clima”. I cambiamenti climatici, ha aggiunto, “virtualmente avranno un impatto sul valore di qualsiasi asset. I test ci assicureranno che il nucleo del nostro sistema finanziario sia resiliente di fronte a questi mutamenti”.
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