Assam, Bengala Occidentale e Tamil Nadu implementano progetti di intelligenza artificiale per rilevare a distanza la presenza di elefanti sui binari.
Cervello da gallina a chi?
Un nuovo studio ha dimostrato che i polli sono dotati di una spiccata intelligenza, con capacità logiche simili a quelle dei mammiferi e perfino dei primati.
Esistono oltre 19 miliardi di polli che sono quindi una delle specie di vertebrati maggiormente presenti sul pianeta (in Gran Bretagna il rapporto tra la massa degli uccelli selvatici rispetto a quella dei polli è 1:104). Nonostante la loro incredibile diffusione la maggior parte delle persone non ha alcun contatto con questi animali, perlomeno non mentre sono vivi. Un nuovo studio però potrebbe costringerci a ripensare il rapporto con queste creature, o quantomeno a guardarle con occhi diversi. Ammesso che abbia ancora senso chiedersi quanto un’altra specie animale sia intelligente utilizzando il nostro cervello come misura di tutte le cose, uno studio pubblicato sulla rivista Animal Cognition sostiene che i polli sono animali intelligenti, con capacità logiche capaci di competere con quelle di alcuni primati, e perfino empatici.
L’intelligenza dei polli non è una sorpresa
In realtà, al di là dei luoghi comuni, le notevoli capacità cognitive dei polli sono già state dimostrate in precedenza. Lesley Rogers, una delle maggiori ricercatrici mondiali in campo neurologico e del comportamento animale, ha scoperto la lateralizzazione cerebrale nei polli quando si riteneva che solo il cervello umano fosse diviso in due emisferi con differenti specificità. Già nel 1996 la dottoressa Rogers scriveva che “gli uccelli hanno capacità cognitive equivalenti a quelle dei mammiferi, primati compresi” e sosteneva che i polli sono dotati di una memoria sofisticata, possono passare informazioni da una generazione all’altra, si raggirano a vicenda e possono rimandare una soddisfazione immediata in vista di una gratificazione maggiore.
Menti sofisticate e machiavelliche
Dallo studio è emerso che i polli mostrano un certo livello di consapevolezza di sé e “sono capaci di fare distinzioni fra individui, esibendo interazioni sociali di tipo machiavellico”, hanno dichiarato gli autori dello studio. Oltre che intelligenti, i polli si sono rivelati ottimi strateghi, ad esempio i maschi emettono richiami che solitamente utilizzano per il cibo al solo scopo di attirare le femmine con l’inganno, queste, dal canto loro, finiscono con l’ignorare quegli individui che fanno un eccessivo ricorso a questo trucco.
Anche i polli possono annoiarsi ed essere tristi
Per uno studio pubblicato nel 2015, le ricercatrici Lisel O’Dwyer e Susan Hazel esaminarono la percezione che una classe di studenti universitari dell’Università di Adelaide aveva dei polli. Prima di iniziare l’esperimento agli studenti è stato sottoposto un questionario, la maggior parte ha dichiarato di aver trascorso poco tempo con i polli e di considerarli creature semplici, incapaci di provare noia, frustrazione o felicità. Dopo appena due ore trascorse con gli uccelli gli studenti erano inclini a ritenere che i polli possono in realtà provare tutti e tre questi stati emotivi. “Non avrei mai pensato che i polli fossero così intelligenti e in grado di imparare così in fretta”, ha dichiarato uno studente dopo l’esperimento.
Polli matematici
I ricercatori hanno anche dimostrato che i polli possono contare ed eseguire operazioni aritmetiche di base. “Queste abilità potrebbero aiutare gli animali nel loro ambiente naturale, ad esempio, per raggiungere una maggiore quantità di cibo, o per trovare una comunità più ampia in cui inserirsi”, ha dichiarato Rosa Rugani, ricercatrice dell’Università di Padova, che da anni studia questi animali. Lori Marino, scienziata del Kimmela Center che lavora al The Someone Project, progetto nato con lo scopo di cambiare la percezione che le persone hanno nei confronti dei cosiddetti animali da reddito, sostiene che i polli possiedono capacità logiche che gli umani non sviluppano fino ai sette anni.
Polli compassionevoli
Alcuni elementi lasciano infine ritenere che i polli abbiano una rudimentale forma di empatia verso i propri simili. In particolare si pensa che le galline siano in grado di riconoscere il potenziale disagio provato dai propri pulcini. Inoltre, al fine di influenzare il comportamento dei propri piccoli, le galline si comportano in maniera diversa con ognuno di loro. Alla luce di queste scoperte sarebbe opportuno pensare a come queste creature intelligenti e sensibili vengono allevate, considerando ad esempio l’orrore delle gabbie in cui sono stipate le galline ovaiole, nelle quali gli uccelli vivono in uno spazio grande poco meno di un foglio A4 in capannoni privi di finestre.
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