Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Sull’ibrida HR-V, un’auto pensata per viaggi outdoor in famiglia
Lo spazio, la flessibilità degli interni, quell’ibrido “intelligente”. E poi i consumi, davvero ridotti. Scopriamo le caratteristiche di HR-V, uno dei modelli più strategici nella transizione elettrica di Honda.
A qualche mese dalle prime consegne, iniziate il febbraio scorso (e dopo il recente annuncio del marchio giapponese di voler lanciare 30 nuovi veicoli elettrici entro il 2030, per arrivare alla carbon neutrality entro il 2050), vi raccontiamo Honda HR-V. Giunta alla sua terza generazione, la prima nel 1998, si tratta di un cosiddetto crossover, tradotto un’auto spaziosa, pensata per la famiglia, un po’ più alta da terra e, come vedremo a breve, con una notevole flessibilità degli interni.
Per darvi subito le informazioni di base, si tratta un’ibrida, disponibile solo con cambio automatico e solo con la trazione anteriore, a dispetto delle forme che potrebbero far pensare a una 4×4. La parte termica è composta da un motore 4 cilindri a benzina da 1,5 litri di cilindrata a cui si aggiungono 2 motori elettrici, uno che funge da generatore, l’altro che agisce sulle ruote. Poi c’è la batteria, garantita 5 anni o 100mila chilometri. Per capirci, stiamo parlando di un’auto concettualmente simile a Toyota Yaris Cross o Renault Captur, tutte ibride, tutte ispirate all’idea di auto per la famiglia e per il tempo libero.
HR-V, ecco le prime (nette) impressioni
Visto che le prime impressioni sono “quelle che contano”, partiremo proprio da qui. Prima di tutto dai consumi, forse la voce più convincente: una media di 5 litri di benzina per 100 chilometri è un risultato molto interessante, frutto di un impiego realistico, viaggiando cioè per la maggior parte del tempo in città e il restante fra statali e autostrada, quest’ultima delle situazioni la meno favorevole in termini di efficienza (e di comfort), ma lo vediamo a breve.
Gli interni colpiscono per l’attenzione alla razionalità: spazi abbondanti, sedili posteriori che offrono una flessibilità unica, quasi “magica” come la chiamano in Honda, un bagagliaio discreto per dimensione (la batteria adesso è lì sotto, il che ne ha ridotto le dimensioni) ma è regolare nella forma e facile da sfruttare. Poi, molti gli spazi per i piccoli oggetti. Non è la qualità dei materiali ad impressionare, ma l’attenzione alla praticità, all’immediatezza. Le dimensioni? HR-V è lunga 4 metri e 30, agile anche in città.
Il comfort è una componente fondamentale per un’auto, anche quello acustico. E qui Honda CR-V offre due volti, molto diversi: in città, dove si muove quasi sempre in elettrico il comfort è notevole, con assenza di vibrazioni e una piacevolezza e fluidità di guida notevoli; la situazione si ribalta sui falsipiani in autostrada o in salita, dove il motore a benzina prende letteralmente il sopravvento salendo eccessivamente di giri, con conseguente riduzione del comfort acustico; per chiarezza si tratta di una caratteristica comune anche ad altri modelli ibridi.
Pensata per chi ama l’outdoor
Ricapitoliamo: l’ibrida Honda HR-V, il nome per esteso sarebbe Full hybrid e:Hev, è l’ultima evoluzione di un modello noto da tempo. A cambiare sono soprattutto il design, che nella parte posteriore adesso ricorda da lontano una coupé (per via del portellone più inclinato). Honda ha dichiarato più volte che a guidare la progettazione è stata soprattutto la volontà di “soddisfare le esigenze di guidatori e passeggeri” (più i secondi dei primi…).
Un aspetto questo che emerge chiaro, almeno se si parla di spazio, luminosità, praticità; HR-V potrebbe piacere molto agli sportivi (i sedili dietro permettono di caricare una bicicletta con la sola accortezza di smontare la ruota anteriore), ai pet lovers (per il vano posteriore regolare e i tanti ripostigli per i piccoli oggetti), a chi ama la montagna (il sistema Hill descent control è capace di regolare automaticamente la velocità in discesa, utilissimo su fondi viscidi e neve). Diverso se a quella “soddisfazione” si dà il significato più ampio di “piacere di guida”, e adesso spieghiamo il perché.
Quando il sistema ibrido diventa “intelligente”
Posizione di guida alta, sedili ben fatti, comandi chiari, facili e intuitivi con un display touch ampio il giusto (9 pollici) e completo per funzioni. Utili le prese Usb e la ricarica wireless dello smartphone. Mica poco. Entriamo più nel merito della guida. Efficienza e riduzione dei consumi hanno guidato tutta la progettazione, e si avverte: i 2 motori elettrici abbinati al motore a benzina offrono una buona potenza (131 cavalli complessivi) e le 3 modalità di guida permettono di sfruttare al meglio il sistema ibrido.
Un sistema “intelligente”, che alle basse velocità utilizza il motore a benzina come un generatore (mentre il motore elettrico muove le ruote) e che raggiunge il massimo dell’efficienza in città, dove praticamente di viaggia sempre in elettrico. Bene anche la rigenerazione dell’energia in frenata; più si mantiene carica la batteria e più si riducono consumi ed emissioni (122 g/km di Co2) di emissioni di CO2. Questo fin qui. Le cose cambiano in autostrada, o in montagna, dove basta premere un po’ di più l’acceleratore perché il motore a benzina diventi eccessivamente rumoroso; la soluzione? Adottare una guida il più possibile fluida.
La sicurezza attiva e la cura per pedoni e ciclisti
Essere seduti più in alto già regala una sensazione di maggiore sicurezza, permette anche di monitorare meglio ciò che accade intorno a noi mentre siamo al volante, e di intervenire per tempo. A questo, Honda HR-V aggiunge un pacchetto di Adas che include, fra gli altri, telecamere e radar capaci, anche di notte, di frenare l’auto automaticamente riducendo il rischio di impatto con pedoni e veicoli, inclusi bici e moto. Comodo il cruise control adattativo che frena e accelera autonomamente anche nel traffico lento. Infine, veniamo ai costi. Honda HR-V ha un listino che parte da 31.800 euro (da cui detrarre eventuali bonus e rottamazione) nella versione base (che include già optional come i sedili anteriori riscaldabili), per poi arricchirsi progressivamente con allestimenti che includono, fra gli altri, portellone posteriore elettrico, volante riscaldabile e interni in ecopelle.
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