Negli Stati Uniti è stato proposto l’inserimento della farfalla monarca tra le specie a rischio dell’Endangered species act per aumentarne la protezione.
Sumatra, no alla grande centrale idroelettrica nel rifugio di tigri, elefanti e rinoceronti
Un tribunale indonesiano ha negato il permesso di realizzare una grande centrale idroelettrica a Sumatra, in uno degli ecosistemi più variegati del pianeta.
Il parco nazionale di Gunung Leuser, situato nella parte settentrionale di Sumatra, lungo i confini tra le province indonesiane di Sumatra Settentrionale e Aceh, è tra gli ecosistemi più antichi e ricchi di vita del pianeta. È l’ultimo luogo al mondo dove ancora convivono specie rare e minacciate come gli oranghi (Pongo abelii), gli elefanti di Sumatra (Elephas maximus sumatranus), le tigri di Sumatra (Panthera tigris sumatrae), i rinoceronti di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis) e gli orsi del sole (Helarctos malayanus). Questo prezioso lembo di foresta pluviale, che si estende per quasi 8mila chilometri quadrati, è recentemente scampato a una grave minaccia: la realizzazione di una grande centrale idroelettrica da tre miliardi di dollari.
Il tribunale dice no alla diga
Il governo provinciale di Aceh nel 2017 aveva rilasciato il permesso per la realizzazione dell’infrastruttura alla PT Kamirzu, società controllata dalla Prosperity international holding, con sede a Hong Kong. Lo scorso 28 agosto il tribunale di Banda Aceh ha però revocato il permesso, in seguito alla causa intentata a marzo dal Forum indonesiano per l’ambiente (Walhi), la più grande e antica ong di difesa ambientale in Indonesia. La sentenza ha imposto l’interruzione della costruzione dell’impianto idroelettrico, che avrebbe occupato 4.407 ettari a cavallo dei tre distretti di Gayo Lues, Aceh Tamiang e East Aceh.
Una buona notizia per le comunità locali
Il governo di Aceh, secondo la corte che ha emesso la sentenza, ha violato le normative consentendo lo sfruttamento di terreni forestali superiori a 5 ettari. Oltre che per la foresta e la sua biodiversità, l’interruzione dei lavori è una buona notizia anche per i residenti: la diga avrebbe infatti influito negativamente sui mezzi di sostentamento di diverse comunità e avrebbe costretto a spostarsi interi villaggi situati in aree destinate ad essere allagate dal bacino idrico della diga.
Un’inadeguata valutazione di impatto ambientale
Gli attivisti di Walhi hanno inoltre imputato all’azienda costruttrice la scarsa valutazione di rischi naturali, quali terremoti e inondazioni. Queste ultime, in particolare, rappresentano in quest’area caratterizzata da abbondanti precipitazioni annuali un grave problema che la diga avrebbe potuto esacerbare. Anche l’impatto sulla preziosa fauna selvatica del parco non sarebbe stato sufficientemente valutato, secondo gli ambientalisti. Per ora l’ecosistema Leuser e i suoi abitanti, umani e non, hanno respinto la minaccia, ma la resistenza contro lo sviluppo di nuove centrali idroelettriche, l’espansione delle piantagioni di palma da olio, l’industria del legname e quella mineraria non è finita.
Leggi anche
- L’ecosistema Leuser, l’ultimo posto da difendere sulla Terra
- Indonesia, la coltivazione di palma da olio minaccia l’ecosistema Leuser
- La nuova capitale dell’Indonesia sarà nel Borneo. Per colpa dei cambiamenti climatici
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La raccolta delle migliori fotografie naturalistiche del National Geographic scattate nel 2024, il mondo animale attraverso l’obiettivo della fotocamera
Siamo stati tre giorni tra borghi, vallate e foreste dell’Appennino centrale, per vedere le misure adottate per favorire la coesistenza tra uomini e orsi marsicani.
Per la prima volta le giraffe stanno per essere inserite nella lista delle specie protette dall’Endangered species act, una mossa per la loro salvaguardia.
La Cop16 di Cali, in Colombia, è stata sospesa per il mancato raggiungimento del quorum necessario per lo svolgimento della plenaria finale. Tempi supplementari a Roma, nel 2025, sperando che le parti trovino le risorse per tutelare la biodiversità.
Si tratta di un’area di 202 chilometri quadrati nata grazie agli sforzi durati 16 anni delle comunità locali e nazionali a Porto Rico.
Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.