
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
Tra pochissime ore potremo vedere la prima vera superluna del secolo: un fenomeno naturale che ci mostra il nostro satellite più brillante del normale
C’è chi la considera presagio di sventura e chi ritiene che possa scatenare terremoti, tsunami e violente eruzioni vulcaniche: in realtà il fenomeno della “superluna”, che sarà al suo apice oggi, 14 novembre, e che sarà visibile dalle 17.00 circa ora italiana, è perfettamente innocuo e indica semplicemente il momento in cui il nostro satellite si trova più vicino alla Terra nella sua fase di luna piena.
Ogni 27,3 giorni – tanto dura il ciclo lunare – il nostro satellite si trova in perigeo, cioè alla sua minima distanza dal nostro pianeta. L’orbita lunare, che è infatti ellittica come quella dei pianeti, fra sì che la luna non sia sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma che questa oscilli tra un punto massimo, detto apogeo, a 410mila chilometri, e uno minimo, detto appunto perigeo, che si trova a 354mila chilometri dal pianeta.
Quando il satellite al suo perigeo è anche nella fase di luna piena, si parla di “superluna”, termine che è stato usato per la prima volta nel 1979. Quella di oggi verrà percepita il 7 per cento più grande del normale e più brillante del 15 per cento; una superluna può apparire fino al 14 per cento più grande e al 30 per cento più brillante rispetto a una luna piena in apogeo.
Secondo gli esperti, risale al 1948 l’ultima luna piena così grande e luminosa; il fenomeno potrà ripetersi solo il 25 novembre del 2034. La prima superluna – di entità minore, ma pur sempre spettacolare – con cui si potrà fare un confronto con quella di stasera sarà invece quella del 14 dicembre 2016, meno brillante di quella di oggi, ma che potrà oscurare in parte lo sciame meteorico delle Geminidi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
A23a, l’iceberg più grande del mondo, si è fermato a 80 km dalla Georgia del Sud, dove ha iniziato a disgregarsi.
Una causa intimidatoria per fermare chi lotta per la difesa delle risorse naturali e contro le giganti del petrolio. È quanto sta vivendo Greenpeace per le proteste contro il Dakota access pipeline.
Si è appena conclusa a Roma la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità. Tre giorni di negoziati che sembrano portare finalmente al raggiungimento di nuovi obiettivi per la tutela del Pianeta, sperando che non sia troppo tardi.
Dal giorno dell’invasione russa, ci sono state emissioni di carbonio per 230 milioni di tonnellate di CO2 equivalente: pesano le bombe e gli incendi.