Il corposo rapporto consegnato da Mario Draghi su competitività ed economia sembra far primeggiare innanzitutto le necessità delle imprese.
Il primo supermercato cooperativo e partecipativo aprirà quest’anno in Francia
A Nantes, in Francia, il supermercato Scopéli privilegerà prodotti bio e locali e garantirà prezzi particolarmente vantaggiosi. Grazie alla cooperazione.
Si chiama Scopéli ed è un progetto di supermercato cooperativo e partecipativo lanciato a Nantes, in Francia, da un’associazione di cittadini. Il progetto è allo studio da circa un anno e l’apertura del primo punto vendita nella città di Nantes è prevista per la fine del 2017. Ciò grazie all’adesione di 1.200 famiglie, per un totale di 2.400 soci potenziali, ovvero il numero minimo necessario per far sì ce il sistema possa reggersi sulle proprie gambe.
Nel supermercato Scopéli prodotti bio e a km zero
“È con grandissima soddisfazione che possiamo annunciare di aver raggiunto l’obiettivo. Oltre alle adesioni confermate, ne continueremo ad accettare di nuove”, ha dichiarato Frédéric Ratouit, uno dei fondatori dell’associazione. Quest’ultima ha già individuato anche il luogo nel quale sorgerà il supermercato, nel quartiere Atout-sud: “Le discussioni con la municipalità di Nantes, proprietaria del terreno, sono in fase avanzata. La superficie è di mille metri quadrati, un pochino più piccola rispetto a quella che cercavamo, ma con possibilità di essere ampliata. In più, la località è ideale, vicino al cento città”.
Nel supermercato Scopéli i soci potranno acquistare prodotti alimentari, cosmetici e per la casa, in larga parte biologici e a chilometri zero. Tutti venduti con uno sconto “compreso tra il 15 ed il 40 per cento” rispetto alla concorrenza e riservati esclusivamente agli stessi soci. Prezzi estremamente vantaggiosi, dunque, resi possibili proprio grazie al meccanismo di funzionamento ideato dall’associazione e “pagando quanto è giusto ai produttori”.
Ogni socio al lavoro tre ore al mese
Il numero di impiegati fissi all’interno del punto vendita sarà ridotto al minimo, e le esigenze verrano coperte da un piccolo contributo volontario da parte dei soci. Ciascuno di loro, infatti, si è impegnato a lavorare nel supermercato per tre ore al mese. Inoltre, i membri dell’associazione hanno contribuito al finanziamento del progetto versando una quota una tantum di 50 euro per entrare nel capitale della struttura. In questo modo sarà garantita una parte dell’investimento necessario per lanciare il supermercato. Per coprire il resto, Scopéli ha lanciato (fino al prossimo 5 marzo) una campagna di finanziamento partecipativo sulla piattaforma zeste.coop, con l’obiettivo di raccogliere trentamila euro.
La première de 10 campagnes avec @NantesMetropole et @DebatEnergie est lancée !https://t.co/DzDhDVj3r2#finpart #crowdfunding @Scopeli44 pic.twitter.com/NdWaE0gfaC
— WE DO GOOD (@wedogood_co) 17 gennaio 2017
Progetti analoghi a quello di Nantes si stanno sviluppando anche in altre località. A Parigi, ad esempio, dove l’insegna La Louve dovrebbe aprile il primo supermercato cooperativo e partecipativo nei prossimi mesi. Ma anche a Bordeaux (si chiamerà Supercoop), Tolosa (La Chouette) e Lille (Superquinquin).
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