Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Supremes, un successo dietro l’altro
Prima con Diana Ross, poi in proprio, le Supremes hanno incarnato lo spirito più “leggero” (ma non frivolo) dell’etichetta Motown di Detroit, sfornando una serie impareggiabile di successi da capogiro, uno più frizzante dell’altro. Su tutte, You Can’t Hurry Love – ripresa anche con grande successo da Phil Collins negli ’80s – Where Did Our Love Go, You Keep Me Hangin’
Prima con Diana Ross, poi in proprio, le Supremes hanno incarnato lo spirito più “leggero” (ma non frivolo) dell’etichetta Motown di Detroit, sfornando una serie impareggiabile di successi da capogiro, uno più frizzante dell’altro. Su tutte, You Can’t Hurry Love – ripresa anche con grande successo da Phil Collins negli ’80s – Where Did Our Love Go, You Keep Me Hangin’ On e Back In My Arms Again; quest’ultimo arriva in cima alla classifica Billboard il 12 giugno 1965, ed è il quinto singolo consecutivo in vetta alle charts.
La canzone è stata scritta dal team di produzione Holland–Dozier–Holland, e non a caso è molto simile a This Old Heart of Mine (Is Weak for You), hit degli Isley Brothers composta dal medesimo team.
Il pezzo viene presentato al pubblico la prima volta al varietà della NBC Hullabaloo!, che potete vedere qui sopra. Il successo delle Supremes in quel periodo è talmente vasto che l’anno successivo riusciranno a battere persino i Beatles di Revolver…
Roberto Vivaldelli
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