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Suzuki Vitara, in viaggio alla scoperta della versione ibrida
Suzuki Vitara Hybrid 1.4, abbiamo provato il suv compatto giapponese che promette un taglio ai consumi del 25 per cento. Vediamo come.
Da fuori un aspetto “avventuroso”, quello dei classici fuoristrada, magari 4×4. Magari inquinanti e ingombranti. Invece… Sotto questo suv compatto c’è un motore elettrico che aiuta quello termico (un efficiente benzina 1.4) non solo ad abbattere consumi ed emissioni, ma anche a regalare più piacere di guida, con accelerazioni pronte anche a basse velocità. Ecco, forse queste le più grandi sorprese che ci ha regalato la Suzuki Vitara 1.4 Hybrid. Non nella versione 4Wd, ossia con la trazione integrale, ma in quella più virtuosa, a 2 ruote motrici, che offre i consumi e le emissioni più bassi, nell’allestimento Top e vernice bicolor. Prezzo, 26.400 euro, da cui detrarre gli incentivi.
L’ibrido Suzuki, com’è e che vantaggi offre
Il sistema mild hybrid di Suzuki, nel caso della Vitara abbinato a un motore 1.4 turbo a benzina, è composto da un sistema 48V (alternatore, motore elettrico e motorino di avviamento) e dal pacco di batterie agli ioni di litio posizionato sotto il sedile del passeggero anteriore. Poi c’è un convertitore che trasforma la tensione da 48V a 12V, come accade su tutti i modelli ibridi con questa tecnologia che, ricordiamo, è la più semplice nella scala evolutiva dei sistemi ibridi ma che assicura comunque vantaggi ambientali e di gestione. Semplicità che ha un altro vantaggio, la leggerezza: tutto il sistema ibrido di Suzuki pensa infatti solo 45 chili, a vantaggio dell’agilità dell’auto ma, ancora una volta, dell’efficienza: un’auto leggera consuma e inquina sempre di meno.
Non è molto diversa da un’auto “normale”
La Suzuki Vitara Hybrid, ultima evoluzione del modello nato nel 1988 – a febbraio la sesta fuoristrada più venduta in Italia – si vive, e si guida, esattamente come una normale auto a benzina. Le batterie che alimentano il motore elettrico si ricaricano automaticamente ogni volta che si rallenta, o che si affrontano tratti in discesa senza accelerare. Insomma, come abbiamo già visto molte volte nel caso delle ibride plug-in, non avrete la necessità di ricaricare l’autonomia, ma nemmeno il vantaggio di avere un’autonomia in solo elettrico.
Questo il compromesso. Secondo Suzuki, questo sistema ibrido consente di ridurre i consumi fino al 25 per cento rispetto a un modello a benzina. Per il resto, l’abitabilità interna è molto ampia, ideale per quattro almeno. E le dimensioni esterne (4 metri e 18) sono ideali anche per la città. Qualche limitazione per il vano di carico che non è molto ampio.
Sicurezza Adas: come funzionano videocamere, laser e radar
Vitara Hybrid offre numerosi sistemi di assistenza alla guida (quegli Adas di cui molte volte vi abbiamo raccontato l’importanza), come il monitoraggio degli angoli ciechi, il sistema che avvisa del sopraggiungere di altri mezzi durante la retromarcia, quello che riconosce i cartelli stradali e il cruise control che adatta velocità e frenata automaticamente. Molto utile quello che evita possibili collisioni e lo fa riconoscendo oltre alle auto, anche pedoni e ciclisti, avvertendo il guidatore e, se necessario, frenando automaticamente. E nel caso di disattenzioni (purtroppo ricorrente l’uso dello smartphone) o di colpi di sonno, entra in azione il sistema che evita il superamento involontario della linea di mezzeria, avvertendovi con un segnale acustico e luminoso e, se non bastasse, anche intervenendo attivamente sullo sterzo, o quello – utilissimo – che vi invita a fare una pausa se siete stanchi (in pratica monitora i movimenti sul volante e quando questi diventano incoerenti con velocità e tipologia di strada scatta l’allarme).
Suzuki Vitara Hybrid, il nostro viaggio
La risposta immediata all’acceleratore, l’erogazione del motore 1.4 turbo ai bassi regimi, la possibilità di viaggiare quasi sempre sfruttando il sistema ibrido fra i 2mila e i 3mila giri, col motore elettrico che interviene quando si preme a fondo sull’acceleratore. La potenza, 129 cavalli, è più che adeguata all’uso quotidiano. In termini di consumi, nel nostro test abbiamo registrato una media di 15,6 km/litro. Peccato solo non sia disponibile un cambio automatico che renderebbe la guida più piacevole, eliminando stress soprattutto in città e nelle lunghe code. Ma sulla Suzuki Vitara Hybrid il comfort assume altre forme. Il climatizzatore automatico mantiene costante la temperatura senza correnti e sbalzi, i sedili anteriori sono riscaldabili, il sistema di infotainment sfrutta un display touchscreen chiaro e completo. C’è il bluetooth, la possibilità di collegare smartphone Android o Apple e sfruttarne app e funzionalità senza distrarsi e la videocamera posteriore per agevolare le manovre, si aprono le porte e si mette in moto tenendo le chiavi in tasca grazie al sistema keyless.
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