
Durante un convegno organizzato da CapBus Service e InGenio a Prato, si è parlato di sicurezza nella mobilità del futuro e nell’elettrificazione dei trasporti.
È stata inaugurato lo scorso 22 giugno il primo tratto di autostrada elettrica nella provincia dello Gästrikland in Svezia. Un porzione di E 16, strada collega la Svezia alla Norvegia, precisamente tra Kungsgården e Sandviken. 2 chilometri nei quali i mezzi pesanti ibridi saranno alimentati ad elettricità, come avviene oggi con i nostri
È stata inaugurato lo scorso 22 giugno il primo tratto di autostrada elettrica nella provincia dello Gästrikland in Svezia. Un porzione di E 16, strada collega la Svezia alla Norvegia, precisamente tra Kungsgården e Sandviken.
2 chilometri nei quali i mezzi pesanti ibridi saranno alimentati ad elettricità, come avviene oggi con i nostri filobus. La prova, che durerà due anni, servirà a capire le potenzialità della tecnologia messa a punto negli anni da Scania e Siemens, e per testare l’autostrada elettrica in ogni condizione meteorologica.
“Sono incredibilmente orgogliosa del progetto dell’autostrada elettrica E16, e ora siamo veramente in prima linea nel contrasto ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato durante l’inaugurazione Eva Lindberg, presidente della regione. “La E16 è il simbolo della protezione dell’ambiente, della qualità della vita, della cooperazione e dell’innovazione”.
Il programma è stato finanziato con 8 milioni di euro dal dipartimento dell’energia e da quello dei trasporti svedesi e con poco più di 5 milioni da parte di Scania e Siemens. La volontà è quella di sviluppare un sistema per elettrificare le maggiori arterie del Paese, riducendo drasticamente emissioni e consumi di combustibili fossili. Infatti secondo i test già effettuati si calcola che sia possibile ridurre dell’80 per cento le emissioni del traffico pesante.
Un test fondamentale, proprio per un settore, quello dei trasporti, che continua a crescere sia in volume che in emissioni, in tutta Europa. Quello dei trasporti continua infatti ad essere l’unico settore a vedere un segno più nel computo totale.
Il funzionamento è molto simile a quello dei nostri filobus. I mezzi pesanti sono dotati di un pantografo regolabile che si collega ai due poli dei cavi elettrici posti al di sopra del mezzo. Appena inizia il collegamento il motore del camion passa all’alimentazione elettrica, sfruttando l’energia erogata dalla rete. L’alimentazione elettrica può essere scollegata in qualsiasi momento, in particolare se il camion deve superare o semplicemente cambiare corsia: in questo caso l’autoarticolato funzionerà con il motore endotermico.
“Ora sappiamo che è possibile costruire questo tipo di strutture su strade pubbliche, ed è il momento di studiare come i veicoli e questi sistemi reagiscono alle normali condizioni meteorologiche e di traffico”, ha dichiarato Magnus Ernström, alla direzione del progetto. “Naturalmente, l’autostrada elettrica E16 sarà utile per tutte quelle aziende che vogliano avere una flotta sostenibile e indipendente dai combustibili fossili”.
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