In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
Canton Ticino, la vacanza sostenibile è qui
Dal Mendrisiotto al Bellinzonese, la Svizzera italiana si scopre a piedi o in bici tra boschi incantati, rocce millenarie, affascinanti tracce della vita rurale di un tempo, montagne e castelli Patrimonio Unesco.
Tanti di noi hanno un posto del cuore dove andare per rifugiarsi, staccare, respirare. Per molti questo luogo è un bosco, di quelli dove perdersi vuol dire ritrovarsi. Alberi fitti, ma che lasciano spazio alla luce di filtrare tra le foglie, terra umida e profumata, acqua che scorre e rinfresca, prati per fermarsi a riposare. E anche se a guardarci intorno a volte sembra impossibile che posti come questi esistano davvero, ci sono pezzi di mondo che riservano ancora sorprese.
Il bosco incantato della Valle Motta, in Canton Ticino
Uno di questi si trova in Svizzera, non lontano dal confine italiano: è il parco della Valle Motta, un territorio di 163 ettari protetti che abbraccia diversi comuni del Mendrisiotto. Tra frassini, querce, ciliegi, aceri, platani e pioppi diversi sentieri tracciati mostrano la via per riconnettersi con la natura: gli alberi sono popolati da picchi, scriccioli, tordi, nelle acque del torrente Roncaglia sono tornati i gamberi di fiume, mentre nei pressi degli stagni gracida la rarissima rana di Lataste. Le particolarità della zona sono ben descritte nelle tavole didattiche che si incontrano lungo i percorsi e al centro espositivo ricavato nell’antico Mulino del Daniello, edificato nel 1801 per macinare cereali e noci e oggi rimesso in funzione.
Rocce che raccontano: il parco delle Gole della Breggia
Un’altra sorpresa di questa regione del Canton Ticino è il parco delle Gole della Breggia, nella parte inferiore della Valle di Muggio, dove il paesaggio è disegnato dagli agglomerati di rocce dalle mille forme e striature che coprono un arco di centinaia di milioni di anni di storia naturale e tra cui si ergono alberi e scorrono torrenti e cascate. Il percorso geologico vi porterà attorno al mulino “da Canaa” dove è visibile la stratificazione delle rocce nel letto del fiume Breggia, le più antiche del parco: calcari selciferi di 190 milioni di anni fa, ricchi di argille e di fossili.
Attraverserete poi un ponte superando il Buzun dal Diavul, una gola stretta e profonda. Il percorso storico invece vi condurrà all’ex cementificio Saceba, oggi trasformato, grazie a un progetto di riqualificazione industriale, in un luogo dove scoprire i processi di trasformazione della roccia in cemento tra le cave a cielo aperto, le gallerie di estrazione, il frantoio di macinazione della roccia e la torre dei forni, adibita a spazio espositivo e didattico.
Tracce di ruralità sostenibile nella Valle di Muggio
Nella Valle di Muggio, infatti, per molto tempo hanno convissuto la realtà industriale e quella rurale, quest’ultima ben raccontata dalla conformazione stessa del territorio: il terrazzamento dei pendii in prossimità dei villaggi per rimediare alla mancanza di terreni adatti all’agricoltura, le cisterne per la raccolta dell’acqua piovana. Grazie al Museo etnografico della Valle di Muggio, che ha sede nella Casa Cantoni a Cabbio, si può andare alla scoperta di queste tracce di sostenibilità vissuta: gli itinerari tematici vi condurranno al mulino ad acqua di Bruzella, alle antiche nevère dove si conservava il latte fresco prima della sua lavorazione, al graa di Cabbio dove si può assistere a dimostrazioni di come si essiccavano le castagne, e ancora a fontane, lavatoi e cisterne.
In bici elettrica nel Bellinzonese tra storia e natura
Il nostro viaggio in Canton Ticino si sposta dal Mendrisiotto al Bellinzonese, un’altra regione ricca di storia e natura. Saliamo in sella a una bici elettrica che si può direttamente ritirare in uno dei comuni del territorio nelle apposite postazioni di bike sharing e pedaliamo in libertà alla scoperta della zona. L’itinerario completo conduce da Biasca fino in cima alla Valle di Blenio, ma ci sono diversi percorsi possibili che soddisfano tutti i gusti e le esigenze.
Se cercate un tranquillo percorso pianeggiante, scegliete il tour della Riviera che parte da Biasca, tocca cascate, costeggia il Ticino, vi fa pranzare nei in grotti per il pranzo, vi conduce tra vigneti e stradine di campagna e infine arriva a Bellinzona, la città dei tre castelli patrimonio Unesco. Se invece le salite non vi fanno paura, un’altra possibilità, sempre partendo da Biasca, è il percorso che attraversa la Valle di Blenio fino al Passo del Lucomagno, uno dei paesaggi di valico più belli della Svizzera. Un sali e scendi dalla campagna fino alle Alpi tra cascate, rovine di castelli, chiese romaniche e viste panoramiche.
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