
Amazzonia, fuoriuscita di petrolio provoca un disastro in Perù
Nell’oleodotto della compagnia petrolifera Petroperu si sono aperte due falle e il greggio sta contaminando il fiume Marañon, uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni.
Nell’oleodotto della compagnia petrolifera Petroperu si sono aperte due falle e il greggio sta contaminando il fiume Marañon, uno dei principali affluenti del Rio delle Amazzoni.
L’obiettivo della piattaforma, lanciata in collaborazione con Google, è di generare mappe annuali relative all’uso del suolo e ai cambiamenti della silvicoltura in Brasile negli ultimi 30 anni.
È possibile usare la tecnologia di tutti i giorni per fermare il taglio illegale degli alberi? La risposta potrebbe arrivare con Rainforest Connection.
Il Perù ha istituito un nuovo grande parco nazionale per tutelare le tribù indigene e la fauna in via di estinzione.
Tecniche di guerriglia e tecnologia, la tribù Ka’apor ha deciso di agire in prima linea per fermare il disboscamento illegale del suo territorio.
Il Brasile ha fatto e sta facendo molto per arginare la deforestazione illegale e salvare l’Amazzonia, una delle aree naturali più importanti della Terra. Il tasso di deforestazione è calato di quasi l’80 per cento nel giro di otto anni passando da una media di 27mila chilometri quadrati registrata nel 2004 ai cinquemila del 2012.
Secondo un nuovo studio la conservazione dell’Amazzonia brasiliana ridurrebbe l’incidenza di alcune malattie.
All’interno dell’esposizione universale di Milano c’è un luogo interamente dedicato all’agricoltura biologica e alla biodiversità (agricola e non solo). Si chiama Biodiversity Park, Parco della Biodiversità ed è un’area di 8.500 metri quadrati realizzata da BolognaFiere per porre l’accento sull’importanza della diversità biologica come valore universale da tutelare ovunque nel mondo, in Italia come oltre
Il complesso idroelettrico di Belo Monte, Brasile, è stato approvato nel 2005 sebbene le analisi di impatto ambientale obbligatorie per legge e le consultazioni con le popolazioni coinvolte non siano state effettuate. Il pubblico ministero brasiliano ha deliberato più e più volte l’incostituzionalità dell’autorizzazione. Tuttavia, dopo un decennio di tentativi legali per bloccarlo, di occupazioni, scioperi
Un uomo, un leader indigeno di nome Eusébio della comunità dei Ka’apor, è stato ucciso il primo maggio in un agguato condotto nella foresta amazzonica, in Brasile, da due uomini incappucciati che si presume possano essere dei taglialegna fuorilegge. Eusébio sarebbe stato colpito alla schiena da un proiettile sparato da un’arma da fuoco da