Progetto Bee Life, raccolta fondi per salvare le api, e noi stessi
L’associazione Bee Generation ha organizzato Bee Life, una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi in difesa delle api e della biodiversità.
L’associazione Bee Generation ha organizzato Bee Life, una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi in difesa delle api e della biodiversità.
Uno studio pubblicato su Science dimostra la relazione tra l’utilizzo di pesticidi neonicotinoidi e il declino delle popolazioni di uccelli che sta interessando l’Europa.
Uno studio americano sostiene che il boom di casi di autismo che si sta verificando negli Stati Uniti sarebbe correlato all’uso di sostanze chimiche in agricoltura.
Nata negli Stati Uniti la Pollinator week è ora una celebrazione internazionale per festeggiare e proteggere gli animali impollinatori.
Sulla base delle analisi condotto dall’Efsa, Coldiretti ha stilato una classifica dei dieci cibi contaminati importati che possono facilmente finire nei nostri piatti.
Ci sono alimenti, che più di altri, è meglio comprare bio, perché nella loro versione “convenzionale” sono a rischio pesticidi o hanno un impatto ambientale alto.
L’equazione è molto semplice, senza le api non c’è cibo. Senza cibo gli essere umani rischiano l’estinzione. Nel nuovo video di Greenpeace, che per l’occasione è diventata Greenbees (api verdi), si vedono un gruppo di api attiviste che cercano di convincere gli essere umani a smettere di usare pesticidi e altre sostanze tossiche in agricoltura.
Dal 25 aprile al 25 maggio le aziende agricole biologiche apriranno le porte in occasione della “Primavera Bio” dedicata all’agricoltura familiare.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) chiede un parere sulla bozza di documento che ha recentemente preparato e che contiene alcune linee guida per la valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione ai pesticidi di “operatori, lavoratori, residenti e astanti”. Con questo documento, per la prima volta, si stabilisce una metodologia armonizzata e si presenta uno strumento
È pronto a tutto pur di non “avvelenare inutilmente” le proprie terre Emmanuel Giboulot, 51 anni, produttore della Borgogna, che coltiva 10 ettari di vitigni Chardonnay e Pinot noir sulla Cote de Beune e la Haute-Cote de Nuit. Ora rischia il carcere, ma la petizione online per salvarlo ha già superato le 50.000 firme e la pagina