Perché in Nuova Zelanda c’è stata una delle più grandi proteste Maori degli ultimi anni
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
Gli Aborigeni sono i popoli indigeni originari dell’Australia. Sono considerati la più antica cultura continua del mondo, con una storia che si estende per oltre 65.000 anni. Gli Aborigeni hanno una ricca cultura che si esprime attraverso le loro lingue, tradizioni orali, arte, musica e pratiche spirituali. Tradizionalmente, vivevano in comunità nomadi o semi-nomadi, facendo affidamento sulla caccia, la raccolta e la pesca per il loro sostentamento. Gli Aborigeni hanno una connessione profonda e spirituale con la terra, che considerano sacra e fondamentale per la loro identità culturale. Nel corso della storia coloniale dell’Australia, gli Aborigeni hanno subito gravi ingiustizie, inclusa la perdita delle loro terre, la discriminazione e la violenza. Tuttavia, continuano a lottare per i propri diritti, la riconciliazione e il riconoscimento della loro cultura e storia.
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’area è una delle più ricche di minerale del pianeta. Considerato luogo sacro per gli aborigeni, un provvedimento ha stabilito il divieto di estrazione.
La maggioranza bianca dell’Australia ha votato contro l’inclusione degli Aborigeni in Costituzione e la creazione di un organo di rappresentanza parlamentare.
Dichiarati estinti dallo Iucn nel 1982, gli aborigeni della Tasmania rivendicano il loro diritto di riconoscimento. E lo ottengono.
Una società filippina annuncia un progetto rinnovabile con gli Yindjibarndi. Un successo dopo anni di violazioni dei diritti dei nativi in Australia.
Dal 1972 gli aborigeni d’Australia protestano per veder riconosciuti i loro diritti tramite un’ambasciata ufficiosa davanti al parlamento di Canberra.
La generazione rubata sono gli oltre 100mila indigeni sottratti alle loro famiglie, per assimilarli alla cultura dominante australiana. Oggi i superstiti verranno risarciti dallo stato.
L’assemblea nazionale dei popoli indigeni sul clima tenutasi in Australia ha finalmente coinvolto i nativi nella lotta contro il riscaldamento globale.
Più di 400 siti sacri agli aborigeni – alcuni risalenti a prima dell’era glaciale – sono minacciati da progetti di nuove miniere.
Il video, girato dalla madre, in cui il bambino piange e afferma di volersi uccidere dopo un episodio di bullismo, ha fatto il giro del mondo.