Iride, la costellazione di satelliti che monitorerà la Terra
Il progetto italiano Iride è uno dei più ambiziosi al mondo: una cinquantina di satelliti monitoreranno l’ambiente e il Pianeta.
Il progetto italiano Iride è uno dei più ambiziosi al mondo: una cinquantina di satelliti monitoreranno l’ambiente e il Pianeta.
L’astronauta Samantha Cristoforetti tornerà nella Stazione spaziale internazionale, per studiare il comportamento umano durante i viaggi spaziali.
Il rover Perseverance è atterrato su Marte in cerca di tracce di carbonio organico. È la terza missione in un anno verso il pianeta rosso.
Sta orbitando a circa 400 chilometri di altezza, ad una velocità media di oltre 27mila km/h, la Stazione spaziale internazionale. È da lì che l’astronauta Luca Parmitano, primo italiano al comando dell’Iss, ha rilasciato la prima intervista in diretta per raccontare i prossimi 200 giorni della missione Beyond. Non solo ricerca scientifica e raccolta dati,
I dati che provengono dai satelliti sono uno strumento imprescindibile per conoscere lo stato di salute (e quindi di malessere) del nostro Pianeta e rientrano già da tempo nelle misure a nostra disposizione per attivare azioni concrete contro gli effetti dei cambiamenti climatici. Forniscono mappature e classificazioni per l’agricoltura monitorando l’uso delle risorse idriche, la quantità di fertilizzanti e pesticidi
Gli studi da ingegnere e pilota, i 200 giorni nella Stazione spaziale internazionale, i nuovi progetti. Samantha Cristoforetti si racconta al WeWorld Festival.
La sonda Juno ruoterà attorno al gigante gassoso per circa 20 mesi, prima di precipitare nella sua atmosfera. Dentro molta tecnologia italiana.
L’astronauta italiano racconta i momenti della sua permanenza a gravità zero: “È questo il momento di pensare al nostro pianeta e a prenderci cura di esso”.
Il 12 novembre 2014, dopo dieci anni nello spazio il lander Philae, trasportato dalla sonda Rosetta, è atterrato sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (67P/C-G) a 510 milioni di chilometri di distanza. È la prima volta nella storia che l’uomo riesce inviare qualcosa sul suolo di una cometa. La discesa è durata circa sette ore. Ma