Perché è il momento di fermare l’allevamento dei polli a rapido accrescimento
I polli “a rapido accrescimento” sono stati geneticamente selezionati allo scopo di velocizzare la produzione, a discapito del benessere animale.
I polli “a rapido accrescimento” sono stati geneticamente selezionati allo scopo di velocizzare la produzione, a discapito del benessere animale.
Anche se la tutela degli animali è stata da poco riconosciuta in Costituzione, il benessere degli esemplari coinvolti nella filiera alimentare non è aumentato.
Siamo entrati in sette allevamenti di conigli italiani: ecco che cosa abbiamo documentato nell’indagine.
La maggior parte dei cittadini europei chiede una revisione dell’attuale normativa sul benessere animale nell’Ue.
La soia contribuisce alla deforestazione e senza rendercene conto la consumiamo in carne, pesce e derivati animali perché viene utilizzata per i mangimi.
La nuova proposta per un’etichetta nazionale per il benessere animale è un inganno per i consumatori. La denuncia di 14 organizzazioni.
Eliminare gli allevamenti e ripristinare le aree ora dedicate al bestiame e al mangime permetterebbe di ridurre le emissioni di CO2 del 68 per cento.
L’Olanda ha dichiarato di voler ridurre del 30 per cento la densità del numero di animali allevati entro il 2030. È il primo paese in Europa a farlo e a tracciare una linea di condotta necessaria per il futuro. Secondo Greenpeace si tratta di un’azione obbligatoria: nei Paesi Bassi sono già 14 gli habitat naturali
Essere polli broiler in un allevamento intensivo non significa solo essere destinati al macello fin dalla nascita, significa anche essere condannati a una vita di sofferenza senza sconti perché prigionieri dei propri corpi. L’inchiesta di Animal Equality mostra, per la prima volta in Italia, come la stessa costituzione fisica dei polli allevati per la loro
La Campania ha detto basta alle gabbie e al sovraffollamento negli allevamenti. E apre la strada a un miglioramento del benessere animale in Italia.