
L’Europa verso il riarmo. A scapito degli aiuti allo sviluppo e per il clima
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Il presidente della Repubblica incontra a Hiroshima l’associazione Nikon Hidankyo, Nobel per la Pace, e lancia un appello al disarmo, non solo nucleare.
Mentre in molte aree del pianeta si acuiscono i conflitti, l’Italia relega la cooperazione allo sviluppo, un pilastro della politica internazionale, a una “comparsa” senza soldi.
Il presidente ha parlato di “allarmante sproporzione” tra i 2.443 miliardi di dollari spesi in armi e i 300 stanziati a Baku per il clima.
Palestina, armi, crisi climatica, intelligenza artificiale. Dal 17 al 20 ottobre, a Modena la finanza etica protagonista di FestiValori.
La legge 185/90 è a rischio: forse non avremo più un quadro chiaro sull’export di armi italiane proprio mentre il settore è sempre più florido.
Secondo i principali organi di stampa americani, l’amministrazione Biden ha approvato un nuovo pacchetto di forniture di armi a Israele.
La Francia supera la Russia, ma l’Italia vola nell’export di armi: ma se invece che in armamenti pensassimo a investire nella transizione globale?
Il nuovo rapporto del Sipri indica un calo delle vendite di armi del 3,5% nel 2022, di peso però da problemi nelle catene di approvvigionamento.
I portuali italiani e non solo stanno alzando la voce contro l’esportazione di armi a Israele. Tra scioperi, presidi e blocco delle navi.