Perché anche chi non è fan di M.I.A. dovrebbe guardare il documentario biografico
Il biopic Matangi / Maya / M.I.A. è una riflessione sull’immigrazione e sulla società multiculturale dove musica, arte e impegno politico crescono insieme.
Il biopic Matangi / Maya / M.I.A. è una riflessione sull’immigrazione e sulla società multiculturale dove musica, arte e impegno politico crescono insieme.
È in uscita nei cinema in Italia il film Final portrait – L’arte di essere amici, omaggio del regista Stanley Tucci a uno dei più incisivi protagonisti dell’arte novecentesca, Alberto Giacometti, interpretato dal premio Oscar Geoffrey Rush.
In vista del centesimo anniversario dalla morte che ricorre nel 2018, il pittore austriaco Egon Schiele torna a far parlare di sé nei musei, con il biopic arrivato nelle sale italiane e per la censura dei manifesti della metro.
Se ne parla già dal 2009, con Leonardo DiCaprio e Al Pacino rispettivamente nel ruolo del giovane e del vecchio Sinatra, e Robert De Niro in quello di Dean Martin. Ma il film sulla vita di Frank Sinatra diretto da Martin Scorsese, con Michael Chabon, Billy Ray o Phil Alden Robinson alla sceneggiatura, non si
Rami Malek, attore protagonista della serie cult Mr. Robot, ricoprirà i panni di Freddie Mercury, fondatore e cantante dei Queen, nel nuovo film diretto da Bryan Singer.
Già da diversi anni si vociferava sull’uscita di un film biografico su Miles Davis, il trombettista statunitense di musica jazz (o meglio “social music”, come la definiva lui) considerato uno dei più grandi artisti del Ventesimo secolo. Quel film è stato finalmente realizzato. Si intitola Miles Ahead, come l’album del 1957, è stato finanziato in
Sala Bio, a cura di Biografilm Festival di Bologna in collaborazione con Gruppo Unipol, è il progetto itinerante e presente in varie città italiane (Milano, Bologna e Roma) dedicato ai migliori biopic e ai grandi racconti di vita. Il 16 settembre prossimo, al cinema Colosseo di Milano, ne verrà inaugurata la stagione con un’anteprima del film