Riusciremo a salvare la tigre di Sumatra?
La tigre di Sumatra, a causa di deforestazione e bracconaggio, è sull’orlo dell’estinzione. salvare questi felini è ancora possibile attraverso interventi riforestazione e progetti di conservazione.
La tigre di Sumatra, a causa di deforestazione e bracconaggio, è sull’orlo dell’estinzione. salvare questi felini è ancora possibile attraverso interventi riforestazione e progetti di conservazione.
Il numero di rinoceronti uccisi dai bracconieri in Sudafrica ha raggiunto un nuovo record su base annua. E il 2013 non è ancora finito. L’intera specie rischia l’estinzione nel giro di un decennio.
Nel giro di due settimane le autorità del Kenya hanno sequestrato più di tre tonnellate di avorio dirette in Malesia. La quantità di zanne corrisponde all’uccisione di almeno 200 elefanti.
Gli elefanti uccisi in Gabon negli ultimi otto anni sarebbero stati 11mila, circa i due terzi della popolazione totale del parco Minkebe secondo uno studio condotto dall’Agenzia dei parchi nazionali del paese dell’Africa occidentale, in collaborazione con Wwf e Wildlife Conservation Society (Wcs).
La Repubblica Democratica del Congo ha istituito il parco nazionale Ntokou-Pikounda per proteggere 15mila gorilla di pianura occidentale che si trovano in un’area della foresta pluviale del bacino del fiume Congo nota come “the green abyss”.
Il paese dell’Africa orientale ha presentato una richiesta di autorizzazione ufficiale alla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites) per vendere una scorta di oltre cento tonnellate di avorio a Cina e Giappone.
Due cuccioli di gorilla sono stati portati in salvo nel giro di una settimana dai ranger del Virunga national park, in Congo. Le guardie si sono finte compratori riuscendo a far arrestare i bracconieri che volevano venderli.
False credenze, caccia sfrenata, commercio illegale sono le minacce che mettono in pericolo la sopravvivenza di tante specie animali meravigliose e bizzarre.
Pre-apertura della caccia. Scopriamo quali regioni anticipano l’apertura del calendario venatorio, e quanto ne risentirà la fauna selvatica (e le sanzioni dell’Unione europea).
Se ne vanno e basta, Bernardo e la sua compagna. Forse con un lamento, forse, ma con tanta tanta più dignità di noi.