Referendum sulla caccia: una prima vittoria, ma preoccupa il bracconaggio
520mila italiani hanno chiesto l’abolizione della caccia. Parallelamente, prosegue la lotta contro il bracconaggio e i crimini a danno della fauna selvatica.
520mila italiani hanno chiesto l’abolizione della caccia. Parallelamente, prosegue la lotta contro il bracconaggio e i crimini a danno della fauna selvatica.
Presto due nuovi referendum: quello sulla cannabis ha ottenuto 607mila firme, quello per l’eutanasia il doppio. Si raccolgono firme anche contro la caccia.
La caccia è iniziata come ogni anno. Non sono bastati gli incendi che hanno funestato il territorio, né il clima impazzito a fermare i cacciatori.
Si pensa che sia la Grindadráp più sanguinosa di sempre. Persino gli abitanti locali hanno condannato i numeri della caccia.
La natura fa le spese della crisi economica in Zimbabwe. Il governo metterà in vendita le licenze per uccidere circa 500 elefanti, a 70mila dollari l’una.
Con le prime quattro navi salpate dai porti del Giappone, ricomincia la contestatissima caccia alle balene per scopi commerciali.
Brutto passo falso per il neoeletto governatore del Montana: ha teso una trappola a un lupo per poi sparargli, senza avere le autorizzazioni.
Secondo gli ambientalisti, la crisi politica in Sudan sta favorendo l’arrivo di cacciatori provenienti dall’estero. Mettendo a rischio la fauna locale.
Giannini torna sabato 27 febbraio, alle 21:45 su Rai3 con Indovina chi viene a cena e una puntata dedicata all’innocenza degli animali nella pandemia.
Stop alla caccia nel lago di Larnaca: lo chiedono gli ambientalisti, temendo per le sorti dei fenicotteri. Ma è in arrivo un assist dall’Unione europea.