Il no dell’Alta corte del Sudafrica all’aumento dell’energia a carbone: viola la Costituzione
Tre organizzazioni ambientaliste incassano una storica vittoria contro il governo del Sudafrica: l’espansione del carbone va fermata.
Il carbone, una volta pilastro dell’industria energetica, è ora riconosciuto come una delle fonti di energia più inquinanti e dannose per l’ambiente. Questo combustibile fossile ha giocato un ruolo significativo nello sviluppo industriale, ma la sua utilizzazione ha lasciato un impatto duraturo sull’ambiente e sulla salute umana, tanto che viene considerata oggi la fonte fossile più pericolosa al mondo. Nonostante i progressi nelle energie rinnovabili e gli sforzi per ridurre le emissioni, il carbone continua a essere estratto e bruciato in molte parti del mondo, causando gravi danni all’aria, al suolo e all’acqua. Gli articoli proposti con il tag “carbone” affrontano una serie di tematiche legate a questa fonte energetica, inclusi gli effetti dell’estrazione del carbone sull’ambiente, le conseguenze per la salute umana dovute all’inquinamento atmosferico generato dalla combustione del carbone e gli sforzi per promuovere fonti energetiche più pulite e sostenibili. L’obiettivo è quello di informare il lettore sulla complessità della questione energetica e di sollecitare una riflessione sull’importanza della transizione verso fonti energetiche più ecocompatibili.
Tre organizzazioni ambientaliste incassano una storica vittoria contro il governo del Sudafrica: l’espansione del carbone va fermata.
Il 30 settembre, la Ratcliffe-on-Soar, la 18esima centrale più inquinante d’Europa, ha smesso di bruciare carbone. D’ora in poi produrrà idrogeno verde.
L’impennata dei consumi energetici dovuti allo sviluppo dell’intelligenza artificiale fa ripartire persino la centrale di Three Mile Island, famosa per il disastro nucleare peggiore degli Stati Uniti.
La più grande compagnia energetica del Paese il 31 agosto ha chiuso l’ultima centrale elettrica a carbone: uno step importante per il futuro danese.
Tra gennaio e giugno in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha segnato un +27,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
Nel 2023 le emissioni di gas serra della Germania si sono fermate a 673 milioni di tonnellate di CO2, il 46 per cento in meno rispetto al 1990.
Dopo l’invasione in Ucraina, i prezzi dell’energia sono schizzati. I governi di 82 paesi hanno risposto raddoppiando il sostegno ai combustibili fossili.
Una delle più imponenti manifestazioni contro l’inazione climatica del governo australiano si conclude con l’arresto di oltre cento attivisti per il clima.
Da ottobre a marzo, le rinnovabili hanno coperto il 40% della produzione energetica contro il 37 da fossili. È la prima volta che accade in Europa.