Carbone, Cina e India fanno crescere la potenza installata dopo 5 anni
Gli sforzi mondiali per la riduzione delle emissioni di CO2 rischiano di essere vanificati dagli investimenti sul carbone da parte di Cina e India.
Gli sforzi mondiali per la riduzione delle emissioni di CO2 rischiano di essere vanificati dagli investimenti sul carbone da parte di Cina e India.
Il 10 aprile, 29 operai stavano lavorando nella miniera di Fengyuan quando un allagamento ha bloccato le gallerie. Le squadre di soccorso sono all’opera.
Sono più di 3mila le miniere abbandonate in Indonesia, senza bonifiche né misure di sicurezza. Di rado si sente parlare delle gravissime conseguenze.
I combustibili fossili hanno conseguenze troppo gravi sulla salute. Lo dicono gli studiosi delle università di Harvard, Birmingham, Leicester e della Ucl.
Proporsi come leader globale nell’azione per il clima e, nel frattempo, aprire una nuova miniera di carbone. È il paradosso in cui è incorso il Regno Unito.
Abbandonare il carbone: era la promessa del gigante finanziario BlackRock. Dopo un anno dall’annuncio, gli attivisti sono andati a verificare i numeri.
Il report Five years lost denuncia come 12 mega-progetti fossili in fase di sviluppo rischino di esaurire metà del budget di CO2 a disposizione.
Nonostante la pandemia di Covid-19 le rinnovabili non hanno arrestato la crescita. Al contrario potrebbero diventare la fonte energetica più diffusa e soppiantare definitivamente il carbone entro il 2025.
Pericolo scampato per il parco nazionale Hwange: i colossi del carbone sono stati fermati, anche grazie alla mobilitazione dei cittadini.
Gli unici stati produttori di carbone rimangono Polonia e Repubblica Ceca. L’intera produzione si è ridotta del 77% rispetto al 1990.