Il governo italiano deve battersi contro le gabbie negli allevamenti
Quella degli animali allevati in gabbia è una vita di crudeltà e costrizioni. Eliminare le gabbie significa realizzare una transizione giusta per tutti.
Quella degli animali allevati in gabbia è una vita di crudeltà e costrizioni. Eliminare le gabbie significa realizzare una transizione giusta per tutti.
Gli allevamenti-grattacielo di maiali sono un’idea cinese per “migliorare” la produttività. È quasi superfluo affermare che ci sono dubbi e critiche.
Prima capitale in Europa a farlo, Edimburgo ha sottoscritto il Plant based treaty per promuovere diete vegetali in risposta alla crisi climatica.
Negli Stati Uniti una marca di pollo coltivato in laboratorio ha ottenuto il via libera per il consumo umano. Il primo passo verso la commercializzazione, non senza critiche.
Con le elezioni imminenti il Brasile è a un bivio: quale sarà il futuro dell’industria della carne? Tra deregolamentazione e sfruttamento.
Un’inchiesta giornalistica ha denunciato che il colosso Jbs avrebbe acquistato soia e mais da coltivazioni su terreni deforestati illegalmente per nutrire polli esportati in tutto il mondo.
Grazie al lavoro delle organizzazioni contro le Bugie in etichetta, il decreto sul benessere animale nazionale passa, ma con importanti modifiche.
Animal Equality ha documentato la sistematica violazione delle norme da parte di tre macelli del Brasile, da cui l’Italia importa tonnellate di carne.
Uno studio condotto nei Paesi Bassi ha dimostrato per la prima volta la contaminazione da microplastiche nella carne bovina e suina, ma anche nel latte delle mucche.
Dietro ai marchi di carne vegetale e ai laboratori di carne coltivata spesso ci sono le multinazionali della carne tradizionale. Con delle conseguenze.