In Italia spariscono 21 ettari di suolo al giorno
È stato pubblicato il nuovo rapporto Ispra sul consumo di suolo. Città troppo calde e impermeabili, sempre meno aree agricole e servizi ecosistemici.
È stato pubblicato il nuovo rapporto Ispra sul consumo di suolo. Città troppo calde e impermeabili, sempre meno aree agricole e servizi ecosistemici.
Nel 2021 il consumo di suolo in Italia ha raggiunto il valore più alto del decennio, con 69,1 kmq sacrificati per costruire edifici e infrastrutture.
In Italia ci sono sempre meno aree verdi. Urbanizzazione, abusivismo edilizio e sfruttamento dei terreni partecipano al grave aumento del consumo di suolo.
Almeno il 30% del patrimonio edilizio esistente è vuoto, la popolazione è in calo, ma si continua a costruire. Serve una legge per arrestare il consumo di suolo: l’appello arriva anche dalla Corte dei conti.
Il consumo di suolo è causa dell’erosione del suolo stesso, aggravata dalle coltivazioni intensive e dall’uso di prodotti chimici. Eppure questo tema è sparito dall’agenda dei politici candidati alle elezioni europee.
Milioni di case italiane hanno bisogno di interventi di riqualificazione energetica. Le “case colabrodo” potrebbero diventare il volano della ripresa economica, soprattutto per un comparto edilizio troppo concentrato sulle nuove costruzioni.
L’Agenzia del demanio ha presentato il progetto Cammini e percorsi, ideato per recuperare oltre 100 immobili pubblici situati lungo i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano l’Italia.
La crescente tendenza di utilizzare prati artificiali nel Regno Unito sta minacciando la sopravvivenza della fauna selvatica.
Le lucciole sono parte del patrimonio naturalistico italiano, stanno però gradualmente scomparendo a causa dei pesticidi e della cementificazione.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Ispra, il consumo di suolo in Italia starebbe leggermente diminuendo. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare.