I russi hanno lasciato Chernobyl perché sarebbero stati esposti a radiazioni
La Russia ha lasciato la centrale di Chernobyl dopo che alcuni soldati avrebbero manifestato problemi di salute. L’Aiea ha avviato un’indagine.
Il disastro di Chernobyl è stato il più grave incidente mai avvenuto in una centrale nucleare. Si è verificato il 26 aprile 1986 alle ore 1:23 circa, presso la centrale nucleare situata in Ucraina settentrionale (all’epoca parte dell’Urss). Le cause furono le gravi mancanze da parte del personale, sia tecnico che dirigente, i problemi relativi alla struttura e alla progettazione dell’impianto stesso e la sua errata gestione economica ed amministrativa.
La Russia ha lasciato la centrale di Chernobyl dopo che alcuni soldati avrebbero manifestato problemi di salute. L’Aiea ha avviato un’indagine.
La centrale nucleare di Chernobyl è priva di elettricità, le strumentazioni non inviano dati e il personale è irraggiungibile.
Il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl si è risvegliato. È possibile un nuovo incidente?
A pochi chilometri di distanza dal famigerato reattore 4 di Chernobyl, è in corso il drenaggio del fiume Pripyat per costruire un nuovo canale artificiale.
Gli incendi intorno alla ex centrale nucleare di Chernobyl degli scorsi giorni hanno aumentato fortemente i livelli di inquinamento di Kiev.
A fuoco – attorno alla ex centrale di Chernobyl – oltre 100 ettari di bosco. “Radioattività 16 volte superiore alla norma”.
Un’analisi del disastro nucleare di Chernobyl, arricchita dalle storie di chi ha trovato una seconda patria nel nostro paese. Tutto questo è Chernobyl Italia, l’ultimo libro di Stefania Divertito.
Svetlana Aleksievič è stata insignita del premio Nobel per la Letteratura nel 2015 per aver raccontato gli episodi più tragici dell’Unione Sovietica, a partire dall’incidente nucleare di Chernobyl. La nostra intervista esclusiva.
Gli scettici la chiamano “Chernobyl galleggiante”, una centrale nucleare galleggiante per dare energia elettrica alle piattaforme petrolifere. Una grande minaccia per l’intero ecosistema artico.
Rilevate radiazioni nucleari venti volte superiori alla norma. Sette i morti e corsa nelle farmacie per l’acquisto di iodio contro le radiazioni.