I cittadini hanno bocciato la nuova Costituzione del Cile
La nuova Costituzione del Cile non entrerà in vigore: il 62 per cento dei cittadini l’ha rifiutata. Per il presidente Gabriel Boric la strada è in salita.
La nuova Costituzione del Cile non entrerà in vigore: il 62 per cento dei cittadini l’ha rifiutata. Per il presidente Gabriel Boric la strada è in salita.
È scomparsa a 93 anni Cristina Calderón, indigena yagan. Strenua custode delle tradizioni del suo popolo, era rimasta l’unica a parlare la lingua yamana.
Da marzo 2022 Boric sarà il presidente più giovane nella storia del Cile. Il suo obiettivo è far voltare pagina al paese dopo decenni di disuguaglianze causate dal neoliberismo.
Il presidente cileno Sebastián Piñera ha dichiarato lo stato di emergenza e schierato l’esercito in quattro province nel sud del paese in seguito a una serie di scontri fra le forze dell’ordine e il popolo indigeno dei Mapuche. La misura straordinaria resterà in vigore per almeno due settimane e autorizzerà le forze armate a “fornire appoggio logistico, tecnologico e nelle comunicazioni, così come nelle operazioni di
Le Mujeres Modatima difendono acqua, terra e ambiente della provincia di Petorca, Cile. Tra vessazioni e minacce da parte di chi, invece, vuole sfruttare.
L’accademica Mapuche Elisa Loncon ha ottenuto la presidenza dell’Assemblea costituente cilena, che dovrà redigere una nuova Carta che superi quella di Pinochet.
Il referendum in Cile ha visto la vittoria di chi vuole l’elaborazione di una nuova Costituzione. Che tenga conto, anche, dei diritti dei popoli indigeni.
L’avevamo salutato lo scorso novembre, qualche giorno prima della partenza per la sua spedizione Walking South America: Francesco Magistrali, esploratore piacentino di 43 anni, ci aveva spiegato come si era preparato a percorrere 3mila chilometri a piedi in Sudamerica, da solo, in sei mesi di tempo, attraverso Cile, Argentina e Uruguay, e per quale scopo
Ripercorriamo gli eventi che hanno scandito il 2019 attraverso le fotografie che lo e ci hanno segnato. Un album da sfogliare per entrare con maggior consapevolezza nel decennio più importante per il nostro futuro.
Un violador en tu camino è l’inno contro lo stupro e l’impunità della violenza sulle donne che dal Cile è diventato un flash mob virale, che echeggia nelle piazze di tutto il mondo con il suo messaggio dirompente.