Più orti e meno giardini contro i cambiamenti climatici
Secondo uno studio californiano per ogni chilo di verdure prodotte nel proprio giardino si risparmiano due chili di CO2.
Secondo uno studio californiano per ogni chilo di verdure prodotte nel proprio giardino si risparmiano due chili di CO2.
La veste architettonica si preannuncia piuttosto bizzarra, poiché sembra evocare l’aspetto di un’antica ziqqurrat, ovvero una di quelle torri mesopotamiche costituite da tante terrazze sovrapposte verticalmente, a rappresentare la struttura simbolica del cosmo. Qui l’obiettivo perseguito è di tutt’altro genere, forse più prosaico ma altrettanto meritorio, e preannuncia di schiudere nuove frontiere alla causa dell’ecosostenibilità,
C’è quello per il terrazzo, quello che utilizza tecnologie Nasa o quello realizzato con materiali di riciclo. Tutti pensati per coltivare un orto in casa.
Il Parco della Biodiversità a Expo Milano 2015 ha ospitato un convegno sul ruolo dell’ agricoltura biologica nella lotta al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. I dati emersi non lasciano spazio a dubbi. Il biologico produce molta meno CO2.
In tutto il mondo, 800 milioni di persone praticano l’agricoltura urbana. Secondo la Fao, quasi un miliardo di individui coltivano piante e allevano animali all’interno e intorno alle città. Una pratica che agevola l’accesso a cibo sano alle famiglie a basso reddito e contribuisce al loro risparmio sugli acquisti alimentari, ma che allo stesso tempo
L’agricoltura urbana è una pratica sociale, un’attività produttiva di cibo a chilometro zero. Come diventare dei perfetti urban farmer.
La società informatica sta sviluppando un sistema di coltivazione indoor per ottimizzare la produzione agricola e ridurre l’impatto ambientale.