Dal miglior coltivatore alla migliore azienda, i premi europei per il biologico
Chi sono e cosa ci hanno raccontato del loro lavoro i vincitori dei premi per il biologico della Commissione europea.
La Commissione europea ha sede a Bruxelles ed è formata da 27 commissari, uno per ciascuno stato membro dell’Unione europea, che restano in funzione per cinque anni. Non è un organo eletto direttamente dai cittadini: al contrario, è il Consiglio a proporre un candidato (o una candidata) presidente, che va poi votato dal Parlamento. Una volta eletto, il presidente nomina i commissari. Ogni Commissione definisce le strategie e priorità sulle quali vuole lavorare nel corso del quinquennio. Si tratta dell’unica istituzione europea dotata del potere di iniziativa legislativa: ciò significa che propone gli atti normativi che vengono poi approvati dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Oltre a questo, aiuta gli stati membri ad attuare la legislazione europea e vigila sul fatto che venga rispettata, gestisce il bilancio dell’Unione, stanzia i finanziamenti e rappresenta l’Unione nella scena internazionale. Seguire i lavori della Commissione europea è fondamentale, perché da loro dipendono gli orizzonti politici e strategici dell’Unione su tanti temi che ci coinvolgono in prima persona come cittadini: il contrasto ai cambiamenti climatici, l’agricoltura e il sistema alimentare, l’energia, i trasporti, la ricerca, l’industria, la mobilità e non solo. Per questo, su LifeGate raccontiamo passo dopo passo le iniziative legislative della Commissione, con un linguaggio comprensibile per tutti e tutte.
Chi sono e cosa ci hanno raccontato del loro lavoro i vincitori dei premi per il biologico della Commissione europea.
La presidente della Commissione europea ha annunciato i nomi dei commissari per il mandato 2024-2029. Ora serve l’approvazione del Parlamento europeo.
La Commissione europea propone il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni nette per il 2040: meno 90 per cento rispetto ai livelli del 1990.
Nonostante studi contrastanti sugli impatti sanitari, e malgrado la divisione dei paesi membri, l’Unione europea ha autorizzato ancora l’uso di glifosato.
Un nuovo regolamento della Commissione europea riduce i limiti consentiti sull’utilizzo di nitriti e nitrati nei prodotti alimentari.
Nonostante indicazioni contrastanti da parte degli studi, la Commissione europea non vuole applicare un principio di precauzione sul glifosato.
La Commissione europea ha pubblicato un rapporto sulla pesca in Europa, che ne evidenzia i miglioramenti ma pone anche nuovi obiettivi.
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Una nuova norma europea potrebbe indicare come sostenibili aerei non di ultima generazione, ma ci sono già accuse per il rischio greenwashing.
Per la Commissione europea, in alcune zone d’Italia l’inquinamento delle acque da nitrati non sta migliorando o si sta aggravando.