
Cosa fare e quali errori evitare per far ripartire l’economia dopo il coronavirus
Economia circolare, rinnovabili, welfare, efficienza energetica, sanità pubblica. Ecco le ricette per un’economia post-coronavirus equa e sostenibile.
Economia circolare, rinnovabili, welfare, efficienza energetica, sanità pubblica. Ecco le ricette per un’economia post-coronavirus equa e sostenibile.
Almeno il 30% del patrimonio edilizio esistente è vuoto, la popolazione è in calo, ma si continua a costruire. Serve una legge per arrestare il consumo di suolo: l’appello arriva anche dalla Corte dei conti.
Come dimostrano gli eventi meteorologici estremi dello scorso autunno, all’Italia serve un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il governo dichiari subito l’emergenza climatica.
Parma potrebbe diventare la prima città italiana a fregiarsi del titolo di capitale verde d’Europa. La città emiliana è candidata per il 2022.
Ventiquattro metri quadrati l’anno per ogni ettaro di area verde. È il consumo di suolo registrato solo nel 2018. A riportare i tassi più elevati sono le città, come Milano e Roma: la prima perde 11 ettari di aree verdi su un totale di 11,5 di consumo di suolo, mentre Roma ha visto sparire 57
Presentato a Ginevra il rapporto speciale dell’Ipcc su cambiamenti climatici e suolo. Agire su energia e industria non basta, serve intervenire anche su agricoltura e produzione alimentare.
È quanto emerso da uno studio che analizza i processi di erosione del suolo negli agro-ecosistemi a gestione agricola convenzionale.
Il consumo di suolo è causa dell’erosione del suolo stesso, aggravata dalle coltivazioni intensive e dall’uso di prodotti chimici. Eppure questo tema è sparito dall’agenda dei politici candidati alle elezioni europee.
Verdura, frutta, legumi, ma anche (poca) carne e pesce. La commissione Eat-Lancet ha studiato una dieta universale basata su criteri scientifici che permetterebbe di nutrire 10 miliardi di persone in modo sano, ma anche sostenibile per la Terra.
Tempo di classifiche di fine anno. E tempo di rapporti che fotografano lo stato di salute dell’ambiente italiano. Come la 14ma edizione del “Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano” presentato a Roma il 19 dicembre e redatto dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che in questa edizione conta oltre 400 indicatori e