Pfas nel plasma e nel latte materno, come acqua e rivestimenti antiaderenti contaminano il cibo
Uno studio statunitense ha indagato l’esposizione ai Pfas attraverso il cibo analizzando il plasma e il latte materno di migliaia di donne.
Uno studio statunitense ha indagato l’esposizione ai Pfas attraverso il cibo analizzando il plasma e il latte materno di migliaia di donne.
I dati raccolti da Pan Europe mostrano un aumento, tra il 2011 e il 2021, dei campioni di cibo contaminati da pesticidi Pfas.
Una ricerca ha rilevato la presenza di microplastiche nelle placche delle arterie e ha osservato che rappresentano un fattore di rischio cardiovascolare.
Un gruppo di studiosi ha utilizzato una tecnica microscopica innovativa per individuare le nanoplastiche nell’acqua scoprendone migliaia e migliaia in un litro.
Le analisi della rivista il Salvagente hanno evidenziato concentrazioni di glifosato nella maggior parte dei tè testati.
Sale al 2,1 per cento il tasso complessivo di sforamento dei limiti dei residui di pesticidi negli alimenti. Il rapporto dell’Efsa.
Un dossier mostra la correlazione tra la presenza di nitrati nell’acqua oltre il limite consentito e la presenza massiccia di allevamenti intensivi in alcuni comuni spagnoli.
Uno studio condotto nei Paesi Bassi ha dimostrato per la prima volta la contaminazione da microplastiche nella carne bovina e suina, ma anche nel latte delle mucche.
Per l’autorità europea i rischi per la salute collegati ai pesticidi nei cibi sono improbabili. Ma i valori di contaminazione, seppur nei limiti, sono in aumento. E poi c’è l’effetto cocktail.
Le foreste del Perù sono costellate di piccole miniere d’oro illegali in cui si fa largo uso di mercurio. Una sostanza velenosa che resta nell’ambiente.