
Accordo di Parigi, 175 paesi hanno firmato il testo
Da oggi i governi di tutto il mondo possono sottoscrivere l’Accordo di Parigi: 171 paesi lo hanno fatto nel primo giorno a disposizione.
Da oggi i governi di tutto il mondo possono sottoscrivere l’Accordo di Parigi: 171 paesi lo hanno fatto nel primo giorno a disposizione.
A pochi giorni dalla firma dell’accordo di Pargi, il Dalai Lama con i capi religiosi non hanno dubbi: “Prenderci cura della Terra è nostra responsabilità condivisa”.
Nina Gualinga È diventata il volto degli indigeni Kichwa, impegnati nella protezione dell’Amazzonia ecuadoriana. Gli abitanti del suo villaggio, Sarayaku, hanno finora difeso il loro territorio dall’esplorazione petrolifera, anche facendo causa al governo di Quito nel 2012. Gualinga era a Parigi durante la Cop 21: ha navigato la Senna a bordo di una canoa costruita
È animalista e zapatista e crede che l’alimentazione vegana sia l’unica sostenibile per provare a salvare il pianeta. Intervista a Loredana Cannata.
Il parlamento delle isole Fiji ha deciso all’unanimità di ratificare l’accordo sul clima delle Nazioni Unite raggiunto a Parigi nel dicembre dello scorso anno.
Il sindaco ecologista di Grenoble, Eric Piolle, racconta i primi due anni alla guida della città: “Siamo di sinistra, ma le nostre idee parlano a tutti”.
Perfezionato in extremis, l’Accordo di Parigi definisce un piano globale affinché venga limitato l’aumento delle temperature ben al di sotto dei 2 gradi. Ora il mondo deve metterlo in pratica.
Jane Goodall è ormai un’icona, una persona in pace con se stessa. Ha portato questa sua calma ed esperienza alla conferenza sul clima di Parigi, per la protezione delle foreste.
Un rapporto dell’agenzia americana Noaa lancia un nuovo allarme: “Registriamo caldo record, ghiacci in ritirata e coltre nevosa sempre più sottile”.
Dietro ai negoziati che hanno visto al lavoro a Le Bourget giorno e notte per tredici giorni 19.385 delegati di 195 Paesi in 2.500 meeting, ci sono alcuni protagonisti che hanno avuto un ruolo di spicco . Molti si sono impegnati per trovare accordi coraggiosi, altri hanno frenato, rischiando di far fallire per l’ennesima volta la conferenza