L’occupazione della Palestina al vaglio della Corte internazionale di giustizia
La Corte Internazionale di Giustizia ascolterà 52 Paesi sulle conseguenze legali dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
La Corte Internazionale di Giustizia ascolterà 52 Paesi sulle conseguenze legali dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
L’Articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) si è rivolta al tribunale dell’Aja, contro il presidente Jair Bolsonaro. L’accusa è di crimini contro l’umanità, genocidio ed ecocidio.
Secondo la corte australiana il governo “ha l’obbligo” di agire concretamente in modo da evitare danni futuri per le giovani generazioni.
La Corte di Giustizia della Ue ha condannato l’Italia per la qualità dell’aria: in 10 anni valori di polveri sottili sistematicamente fuori dalla norma.
Due avvocati hanno denunciato l’Unione europea alla Corte penale internazionale. Accusandola di essere complice di crimini contro i migranti in Libia.
La corte d’appello dell’Aia conferma un giudizio di primo grado del 2015: i Paesi Bassi devono ridurre le loro emissioni per proteggere la popolazione.
Tra le dieci famiglie, c’è anche una italiana, di Cogne, la cui attività agricola è seriamente compromessa dai cambiamenti climatici.
Una sentenza della Corte di giustizia europea ha stabilito che le parole come “latte”, “burro”, “formaggio” e “yogurt” si possono utilizzare in etichetta solo per i prodotti di origine animale e non per quelli vegetali come il latte di soia.
Il land grabbing, la deforestazione e altri crimini ambientali sono entrati a far parte della lista dei reati classificati come crimini contro l’umanità, secondo la Corte penale internazionale.
Vienna si è rivolta alla giustizia europea, puntando il dito contro le sovvenzioni pubbliche concesse da Londra ai futuri reattori nucleari di Hinkley Point.