
Qual è il legame tra l’industria della carne e la deforestazione in Amazzonia
Quali sono i collegamenti tra l’industria della carne e la deforestazione dell’Amazzonia e qual è il ruolo dell’Italia.
Quali sono i collegamenti tra l’industria della carne e la deforestazione dell’Amazzonia e qual è il ruolo dell’Italia.
L’Articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) si è rivolta al tribunale dell’Aja, contro il presidente Jair Bolsonaro. L’accusa è di crimini contro l’umanità, genocidio ed ecocidio.
Dal 2008 a oggi 31 raid di polizia hanno salvato 333 persone in condizioni di schiavitù nelle miniere brasiliane. Ora le operazioni sono più difficili a causa di Bolsonaro.
È vero: alcune parti della foresta amazzonica si stanno lentamente trasformando in una savana. Ma è fondamentale non gettare la spugna.
È cominciata un’altra stagione di incendi in Siberia, con quasi 200 focolai attivi. E dopo anni di negazionismo climatico, ora anche Putin inizia a preoccuparsi.
10mila specie potrebbero sparire dalla foresta amazzonica: il 35 per cento della sua superficie è già stato disboscato o degradato, stando a uno studio monumentale.
I bunong sono in causa contro il gruppo francese Bolloré per il suo depredamento di 7mila ettari di foresta. Un tribunale francese ora ha dato ragione alla multinazionale, ma la battaglia non è finita.
Il ministro dell’Ambiente del Brasile Ricardo Salles è accusato di aver favorito il traffico di legname proveniente dalla foresta amazzonica.
Il Brasile è alle prese con uno dei periodi di siccità più gravi dell’ultimo secolo. La colpa è soprattutto della deforestazione (e di chi la consente).
La Central african forest initiative, nata per volontà dell’Onu, ha versato 17 milioni di dollari al Gabon per premiare le sue politiche di salvaguardia ambientale.