Perché l’estate 2017 è dedicata ai diritti degli animali
L’estate 2017 è dedicata ai diritti degli animali, per un modo diverso di intendere la vita con i nostri cani e gatti.
L’estate 2017 è dedicata ai diritti degli animali, per un modo diverso di intendere la vita con i nostri cani e gatti.
Un rapporto dell’organizzazione World Animal Protection denuncia che in Asia almeno tre elefanti su quattro vivono in condizioni inadeguate.
Tornasol, uno dei favoriti per la vittoria, ha mostrato chiari segni di nervosismo costringendo gli organizzatori a ritirarlo dalla corsa.
Un esempio per l’intero settore moda, Fjällräven è un’azienda svedese di abbigliamento outdoor che ha fatto della sostenibilità il suo unico credo.
È in corso una raccolta di crowdfunding per sostenere le spese e terminare il documentario, nato per “dare voce agli animali che ogni giorno nascono e muoiono dentro le gabbie”.
Irriverente, audace e ribelle di natura, Vivienne Westwood ha trasformato la moda in un mezzo per richiamare l’attenzione sui cambiamenti climatici e non solo.
Sono immagini dure e crude, ma che consentono di riflettere in modo profondo sulla domanda: è giusto uccidere gli animali per una tradizione? L’editoriale del portavoce di Essere Animali.
Moda, etica e sostenibilità sono i tre elementi alla base del marchio Blood less fur. Per produrre pellicce nel totale rispetto degli animali e dell’ambiente.
Niente più carne di cane in vendita nel mercato di Moran, in Corea del Sud. Una decisione arrivata in vista dei Giochi olimpici del 2018.
Anch’io odio le gabbie. Tutto ciò che è in gabbia, soffre. Se ci si fa caso, ovunque ci sia una gabbia, è in atto qualcosa di inumano, o di crudele, o di innaturale. Che sia tortura medievale, esperimenti scientifici, allevamento di visoni per farne pellicce, di vitelli per farne bistecchine anemiche. L’ultimo libro di Tom