Le emissioni di CO2 tornano a crescere. È l’effetto ripresa
Dopo un sostanziale calo nel 2020, le emissioni di CO2 del settore energetico hanno ripreso ad aumentare, rischiando di vanificare l’effetto lockdown.
Dopo un sostanziale calo nel 2020, le emissioni di CO2 del settore energetico hanno ripreso ad aumentare, rischiando di vanificare l’effetto lockdown.
Una fortissima spinta all’elettrificazione di tutti i settori, un raddoppio della produzione elettrica con protagoniste le rinnovabili e l’idrogeno.
L’Ue punta sull’idrogeno per raggiungere la neutralità carbonica. E l’Italia, per la sua posizione strategica, può diventare un importante hub commerciale.
Con gli uffici deserti, ormai sono le videochiamate a scandire le giornate lavorative. Ma di rado ci fermiamo a riflettere sul loro impatto ambientale.
Gli Stati Uniti registrano la più significativa riduzione delle emissioni dal secondo dopoguerra, ma tutto potrebbe cambiare con il ritorno alla normalità.
Unione europea e Regno Unito hanno raggiunto un accordo commerciale, ma gli effetti della Brexit sulle politiche ambientali britanniche restano poco chiari.
Il futuro sarà delle auto elettriche, ibride e a idrogeno, ma anche diesel e benzina possono raggiungere il traguardo delle zero emissioni. Ecco come.
Per realizzare il piano per il clima della prossima amministrazione Usa, l’Epa potrà fare la differenza. Joe Biden la vuole affidare a Michael Regan.
ExxonMobil annuncia il suo piano di riduzione delle emissioni entro il 2025. Secondo gli ambientalisti, però, è “miseramente inadeguato”.
Quando sfogliamo il menu di un ristorante siamo ormai abituati a imbatterci in piatti vegetariani, vegani, gourmet, per bambini. Immaginiamo però di avere una possibilità in più, quella di scegliere le pietanze che provocano il minore impatto sul clima. Accade negli Stati Uniti grazie al World resources institute (Wri) che ha coniato un logo ad