Nel 2014 sono aumentati gli investimenti nell’energia pulita
Secondo i dati riportati da Bloomberg New Energy Finance gli investimenti nelle energie rinnovabili sono cresciuti del 16 per cento, per una spesa di 310 miliardi di dollari.
Secondo i dati riportati da Bloomberg New Energy Finance gli investimenti nelle energie rinnovabili sono cresciuti del 16 per cento, per una spesa di 310 miliardi di dollari.
Le pale eoliche avranno un nuovo disegno, almeno in città. A Parigi saranno installati i primi prototipi a marzo.
Dedicato ai proprietari di piccoli impianti, il fondo ha l’obiettivo di unire i progetti di media taglia per ottenere il miglior ritorno economico dell’investimento.
Secondo un nuovo rapporto il Paese britannico potrebbe raggiungere l’obiettivo grazie alle rinnovabili e al risparmio energetico.
Diverse grandi imprese, leader nei rispettivi settori, hanno investito nelle energie pulite. Ecco chi ha fatto meglio.
Lo studio di architettura norvegese Snøhetta ha realizzato la prima casa ecologicamente consapevole, per frenare i cambiamenti climatici.
Il fenomeno dell’eutrofizzazione dei mari, ovvero l’aumento delle alghe dovuto alla presenza di sostanze come l’azoto, il fosforo e lo zolfo disciolte nell’acqua, ha degli effetti disastrosi sull’ecosistema acquatico. La proliferazione degli organismi vegetali, come le alghe, comporta la carenza di ossigeno e il blocco della circolazione delle correnti del mare impedendo la normale crescita
Sono tre le aziende premiate nell’ambito dell’iniziativa Coop for Kyoto e in occasione della manifestazione “Sette Green Award“: Olio Dante, Roncadin (pizze surgelate) e Menz&Gasser (confetture). La Coop, con un progetto nato nel 2006, ha chiesto a tutti i fornitori di adottare azioni mirate alla riduzione dei consumi energetici in linea con gli obiettivi
In grado di alimentare una piccola azienda o un’attività commerciale, può essere installata in qualsiasi contesto urbano e produrre così 500 chilowatt di energia rinnovabile.
È la natura che riprende il sopravvento, laddove l’uomo l’ha abbandonata. Lo dimostrano anni di fotografie e di appostamenti di un gruppo di scienziati che studia la zona di interdizione di Chernobyl, ovvero la Cez (Chernobyl Exclusion Zone). In pochi anni infatti, grazie a decine di trappole fotografiche disseminate nei dintorni delle foreste e in