Francia, tetto al nucleare. Ma EDF potrebbe chiedere risarcimenti miliardari
Il governo francese ha imposto un tetto alla produzione di energia nucleare, ma la compagnia che gestisce le centrali potrebbe rivalersi sullo Stato.
Il governo francese ha imposto un tetto alla produzione di energia nucleare, ma la compagnia che gestisce le centrali potrebbe rivalersi sullo Stato.
Nella prefettura di Kyoto un ex campo da golf diventerà una centrale solare da 23 megawatt. La corsa al fotovoltaico del Giappone non si ferma.
Il gruppo EDF e lo Stato francese sono chiamati a salvare la compagnia Areva: «Il costo potrebbe arrivare a 4-5 miliardi di euro».
Vienna si è rivolta alla giustizia europea, puntando il dito contro le sovvenzioni pubbliche concesse da Londra ai futuri reattori nucleari di Hinkley Point.
Nel Paese è presente quasi un milione e mezzo di metri cubi di rifiuti radioattivi. Diventeranno 4,3 milioni entro i prossimi 65 anni.
Tra le aziende partner della conferenza mondiale sul clima Cop 21 figurano multinazionali che inquinano e investono in energie fossili. Insorgono le associazioni.
Problemi “molto seri” in Francia. Perdite che superano i ricavi in Finlandia. Cantieri bloccati in Cina. Il nucleare di “nuova generazione“ arranca.
E’ terminata ieri, in Giappone, la terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di disastri naturali (WCDRR) alla presenza dell’Imperatore Akihito e del premier Shinzo Abe. Il premier giapponese Abe. Foto: © Getty Images L’incontro internazionale di quest’anno è stato particolarmente significativo: si è tenuto dal 14 al 18 marzo a Sendai,
Era l’11 marzo di quattro anni fa, quando un terremoto sottomarino di magnitudo 9 registrato a nordest della città di Sendai, capoluogo della prefettura di Miyagi, crea un’onda anomala, uno tsunami che devasta gran parte della costa nordorientale del Giappone. Ad oggi si tratta dell’evento sismico più forte che abbia mai colpito l’arcipelago del Pacifico.
È la natura che riprende il sopravvento, laddove l’uomo l’ha abbandonata. Lo dimostrano anni di fotografie e di appostamenti di un gruppo di scienziati che studia la zona di interdizione di Chernobyl, ovvero la Cez (Chernobyl Exclusion Zone). In pochi anni infatti, grazie a decine di trappole fotografiche disseminate nei dintorni delle foreste e in