
Come sarebbe il mondo se fosse alimentato solo con rinnovabili
Dall’università di Stanford la ricetta per un mondo in cui l’elettricità è prodotta solo da fonti rinnovabili
Dall’università di Stanford la ricetta per un mondo in cui l’elettricità è prodotta solo da fonti rinnovabili
18 milioni di moduli venduti dal 1997. Data in cui Panasonic lanciò sul mercato i moduli fotovoltaici Hit. Quest’anno il gruppo giapponese festeggia i 20 anni di produzione con un nuovo record: 23,8 per cento di efficienza del modulo, valore di conversione, secondo la multinazionale, più alto al mondo. “Quando abbiamo cominciato a produrre questa
Internet e il settore information technology (It) consumano il 7 per cento di tutta l’elettricità mondiale, con una stima di crescita al 12 per cento entro quest’anno. Una domanda che crescerà all’aumentare della rete a livello globale e dei dati scambiati all’interno di essa. Sono questi alcuni dei dati riportati dall’ultimo rapporto “Clicking Clean:Who is Winning
È successo poco prima di Natale. E si è trattato di un vero record. In Svezia l’eolico ha prodotto 5,6 GWh di elettricità dalle 6 alle 7 del mattino, mezzo milione in più rispetto al record precedente. Il vento ha soffiato così forte a causa della tempesta Urd, classificata come uragano: in tre giorni la
Continua a registrare record su record la Costa Rica. Non solo in termini di biodiversità e di qualità della vita, ma anche per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile. Il 2016 infatti si è chiuso con il 98,12 per cento di produzione di elettricità da fonti rinnovabili e senza l’impiego di combustibili fossili. Se
Il biosolare è la nuova frontiera dell’energia. L’Università del Tennessee sta testando pannelli solari che utilizzano una sostanza contenuta nelle meduse per produrre elettricità
È di Off Grid Electric, start-up africana, la soluzione economica e sostenibile che fornisce elettricità alle aree rurali dell’Africa grazie a piccoli impianti fotovoltaici
Il primo tratto di strada solare è stato inaugurato in Francia, su una strada dipartimentale della Normandia. È costato cinque milioni di euro.
Il problema di Venezia è l’acqua alta. Forse, ma non solo. Da tempo, il traffico in Laguna è una piaga che affligge la città. L’affollamento delle imbarcazioni, con conseguenti rischi per la sicurezza di turisti e operatori, provoca una concentrazione d’inquinanti tutt’altro che marginale. Nei primi quindici giorni di dicembre, ad esempio, le centraline di
Emanuele Taibi, analista per le rinnovabili, spiega perché sono le isole a dover promuovere un modello di sviluppo sostenibile basato sulle energie pulite.