
Filippine, Duterte consegnato alla Cpi: la sua guerra alla droga diventò uno sterminio
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
Le Filippine sono una repubblica presidenziale e uno stato del Sudest asiatico costituito da più di settemila isole. La sua capitale è Manila.
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
La MT Terra Nova, che trasportava 1,4 tonnellate di carburante, è affondata nel mare delle Filippine causando uno sversamento lungo chilometri.
Gli elettori delle Filippine hanno scelto come presidente Ferdinand Marcos Jr, figlio del dittatore che tenne in scacco il paese tra gli anni Sessanta e Ottanta.
Nelle Filippine i popoli indigeni cercano di portare avanti la tradizione dei cesti intrecciati nonostante la crisi climatica e la pandemia.
Le abitanti dell’isola di Busuanga, nell’arcipelago delle Filippine, stanno tutelando le foreste di mangrovie per proteggersi dai tifoni.
Duterte ha permesso migliaia di omicidi extragiudiziali dal 2016. Ora la Corte penale internazionale vuole procedere contro il presidente delle Filippine.
La giornalista filippina Maria Ressa, che rischia il carcere per lottare contro la disinformazione, ha ricevuto il premio Unesco per la libertà di stampa.
Il 2019 è stato un anno nero per gli attivisti, con 212 omicidi accertati. E la ong Global Witness avverte: questo tragico bilancio è solo parziale.
La via democratica è fondamentale per uscire dalla pandemia. L’intervista al sociologo filippino Walden Bello che ha dedicato tutta la vita ai diritti umani.
Il vulcano Taal, il secondo più attivo delle Filippine, erutta da giorni causando scosse sismiche e ricoprendo di fumo e cenere tutta l’area. L’allerta vulcanica è di 4 su 5 e potrebbero essere evacuate mezzo milione di persone.