
Australia, più del 20% delle foreste è stato distrutto dagli incendi
Le fiamme, secondo una nuova ricerca, avrebbero incenerito più di un quinto delle foreste del Paese. Una percentuale che non ha precedenti.
Le fiamme, secondo una nuova ricerca, avrebbero incenerito più di un quinto delle foreste del Paese. Una percentuale che non ha precedenti.
con il contributo di Davide Ascoli e Valentina Bacciu Antropocene. Un’epoca geologica in cui l’essere umano è il principale responsabile delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche che avvengono sul nostro pianeta. Un’epoca che potrebbe essere incominciata già nel 1945: a partire da questa data i test nucleari e la “grande accelerazione” di tutte le attività
Nonostante le piogge, che hanno dato un po’ di sollievo alla nazione e ai suoi abitanti, decine di incendi sono ancora in corso. Continua a salire il bilancio delle vittime.
Gli ultimi esemplari dell’antichissimo pino di Wollemi sono stati salvati dagli incendi che hanno colpito il Nuovo Galles del Sud da una squadra specializzata di vigili del fuoco.
Gli ecologi dell’università di Sydney hanno provato a quantificare le vittime animali dei roghi. Le stime sono spaventose.
I roghi hanno causato il rilascio di enormi quantità di CO2, pari a quasi la metà delle emissioni annuali dell’Australia.
Il presidente brasiliano Bolsonaro aveva accusato l’attore di aver finanziato le ong che sarebbero responsabili degli incendi nella foresta amazzonica.
L’Italia è stata una delle prime nazioni ad adottare sia un bilancio economico, sia uno ambientale. Documenti che saranno sempre più interconnessi, se vorremo garantire l’efficacia delle politiche green. Di questo abbiamo discusso con Alessandra Stefani, responsabile della Direzione generale delle foreste del Mipaaf.
Le metropoli saranno sempre più affollate. Per continuare ad essere vivibili dovranno, prima di tutto… piantare alberi. È di questo che si è discusso al secondo World forum on urban forests di Milano.
Oltre mille pini sono stati sradicati dalla tromba d’aria abbattutasi sull’area protetta. La responsabilità non sarebbe solo del clima, ma anche della gestione insufficiente della riserva.