In Giappone milioni di pesci sono morti per motivi sconosciuti
Non c’è ancora una spiegazione per le tonnellate di pesci che sono stati trovati morti nelle acque del Giappone nell’arco di poche settimane.
Sono trascorsi ormai dieci anni dal terribile tsunami che ha sconvolto la costa orientale del Giappone, l’11 marzo 2011. Una calamità naturale a cui è seguita un’altra tragedia: il disastro nucleare di Fukushima. I suoi effetti sono, ancora oggi, presenti nella mente e, soprattutto, visibili sulla pelle dei giapponesi.
Non c’è ancora una spiegazione per le tonnellate di pesci che sono stati trovati morti nelle acque del Giappone nell’arco di poche settimane.
Quali sono le cause e le conseguenze del rilascio dell’acqua di Fukushima Daiichi, una delle decisioni più controverse nella trama del disastro nucleare?
Tokyo ha iniziato il 24 agosto le operazioni per rilasciare in mare oltre un milione di tonnellate di acqua della centrale di Fukushima.
Approvato il rilascio in mare di acqua radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima. Secondo l’agenzia il rischio di contaminazione è “trascurabile”.
I Paesi delle isole del Pacifico contro la decisione del Giappone di sversare entro l’estate le acque della centrale nucleare di Fukushima nell’Oceano.
Il presidente della Micronesia si è detto preoccupato per i rischi di contaminazione nel caso il Giappone sversi l’acqua di Fukushima nell’oceano.
La Corte suprema giapponese ritiene che la compagnia elettrica Tepco non abbia fatto abbastanza per prevenire il disastro nucleare di Fukushima.
Un robot ha scattato alcune immagini immerso nel liquido di raffreddamento tra le macerie del reattore nucleare numero 1 di Fukushima.
Il governo del Giappone ha annunciato che l’acqua radioattiva usata per raffreddare i reattori di Fukushima, sarà riversata nell’oceano.
Sono passati dieci anni dal disastro dell’11 marzo 2011, ma questo capitolo si è tutt’altro che concluso. Viaggiando a Fukushima si percepiscono rinascita e distruzione, a volte separate soltanto da una strada.