Il caldo disintegra l’ultima piattaforma di ghiaccio intatta del Canada
In Canada la Milne ice shelf, piattaforma di ghiaccio intatta da quattromila anni, è collassata a causa delle temperature di 5 gradi più alte della media.
In Canada la Milne ice shelf, piattaforma di ghiaccio intatta da quattromila anni, è collassata a causa delle temperature di 5 gradi più alte della media.
Un occhio tecnologico, un laser sofisticatissimo e capace di inviare 10mila impulsi al secondo verso la superficie terrestre, ha mappato con precisione quasi millimetrica le superfici delle calotte glaciali, misurandone i cambiamenti e permettendo ai ricercatori di comprendere in maniera dettagliata il futuro della Groenlandia e dell’Antartide. I risultati provengono dal satellite Nasa Ice, cloud
Temperature elevate e anomale condizioni di alta pressione hanno provocato la fusione di enormi quantità di ghiaccio, causando un repentino aumento del livello del mare.
Il distaccamento del blocco di ghiaccio, grande quasi come Malta, espone ulteriormente un’area che ospita un ghiaccio altamente vulnerabile.
Il primo agosto in Groenlandia si è sciolto così tanto ghiaccio che avrebbe potuto riempire 4,4 milioni di piscine olimpioniche. Un documentarista ha scattato delle foto che lo dimostrano.
Una femmina di volpe artica ha compiuto un’incredibile migrazione intercontinentale, percorrendo oltre 3.500 chilometri, sfruttando il ghiaccio marino.
Uno studio dell’istituto danese Dtu Space Lab conferma la drammatica accelerazione dello scioglimento della calotta glaciale in Groenlandia.
È grande come l’isola di Malta il nuovo iceberg che si sta per staccare in Antartide. Individuata dai satelliti una faglia lunga 30 chilometri.
Tre installatori – eroi hanno affrontato i ghiacci della Groenlandia per portare agli scienziati artici il comfort di una base riscaldata. È questa la Ariston comfort challenge, una vera impresa epica trasformata in webserie. Disponibile dal 17 settembre
Fratturata per la prima volta la calotta più spessa e antica del Circolo polare artico. A causare il fenomeno il caldo eccezionale registrato nell’area.