Giulio Regeni, dopo 7 anni gli agenti egiziani vanno a processo
A processo i quattro agenti dei servizi segreti egiziani: per la Procura di Roma sono gli esecutori dell’omicidio di Giulio Regeni.
A processo i quattro agenti dei servizi segreti egiziani: per la Procura di Roma sono gli esecutori dell’omicidio di Giulio Regeni.
Tre anni dopo, le indagini sulla morte di Giulio Regeni sono ad un punto morto. L’Egitto ha provato a sviare le indagini e insabbiare la verità, ma tutte le piste svelano un coinvolgimento dei servizi di sicurezza del Cairo.
Scariche elettriche, stupri, sparizioni forzate anche di minorenni. Amnesty International punta il dito contro l’Egitto di al-Sisi.
L’Italia interromperà la fornitura a titolo gratuito di pezzi di ricambio all’aviazione militare egiziana: una sorta di sanzione, o meno ufficialmente un segno di protesta per le lungaggini e i depistaggi negli accertamenti della vicenda di Giulio Regeni, il ricercatore italiano misteriosamente ucciso al Cairo all’inizio di febbraio. La decisione è stata presa dal Senato,
L’Italia ha richiamato il suo ambasciatore al Cairo, Maurizio Massari, in seguito al termine di un vertice definito “deludente” tra la procura italiana e la controparte egiziana sulla morte di Giulio Regeni. Che il dossier sull’omicidio del giovane ricercatore, sequestrato e torturato prima di morire, stesse rischiando di incrinare le relazioni tra i due paesi
“La morte di Giulio non è un caso isolato. Non è morbillo, non è varicella. La parte amica dell’Egitto ci ha detto che l’hanno torturato e ucciso come un egiziano. Forse non saranno piaciute le sue idee. E forse era dai tempi del nazifascismo che un Italiano non moriva dopo esser stato sottoposto alle torture.