Glifosato. La storia di Martin, studente che mangia bio ed è comunque contaminato
Martin, studente francese, ha un tasso di glifosato nelle urine 31 volte superiore al massimo consentito. Eppure è attento a ciò che mangia.
Martin, studente francese, ha un tasso di glifosato nelle urine 31 volte superiore al massimo consentito. Eppure è attento a ciò che mangia.
In un discorso pronunciato il 24 gennaio, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che “vietare il glifosato ucciderebbe la nostra agricoltura”.
Il tribunale amministrativo di Lione ha revocato l’autorizzazione concessa al Roundup Pro 360, a base di glifosato, evocando un “principio di precauzione”.
Nei paesi rurali, in particolare in Asia, i suicidi compiuti con l’ingestione di pesticidi sono molto comuni. Togliere dal commercio queste sostanze potrebbe salvare anche migliaia di vite.
Maria Grazia Mammuccini di Federbio risponde alle critiche mosse all’agricoltura biologica dalla senatrice Elena Cattaneo. Spiegando come il bio rappresenti la vera innovazione strategica per il futuro.
Secondo il rapporto Cambia la Terra 2018, per fermare i cambiamenti climatici serve che l’agricoltura bio arrivi al 40 per cento entro il 2027, con più incentivi all’agroecologico.
Nonostante una forte riduzione dell’indennizzo, la Monsanto ha deciso di ricorrere contro la condanna a risarcire un giardiniere americano malato.
Un giudice di San Francisco ha diminuito notevolmente la cifra del risarcimento che la ditta Monsanto dovrà pagare a Dewayne Johnson, il giardiniere americano ammalatosi dopo aver utilizzato i prodotti dell’azienda di proprietà del colosso Bayer. La giudice Suzanne Bolanos ha abbassato a 78 milioni di dollari il corrispettivo da dare alla vittima, che nella
Decine di cittadini francesi hanno ritrovato nelle urine concentrazioni di glifosato ben oltre i limiti consentiti. E hanno sporto denuncia.
Il manifesto Food for health mira a creare un fronte comune per cambiare un modello produttivo, politico ed economico che continua a dimostrare la sua letale insostenibilità. L’editoriale di Navdanya International.