Europa e rinnovabili, la transizione prosegue trainata da vento e sole
In Europa la transizione energetica è vicina, grazie a un mix di eolico e solare, ma infrastrutture e burocrazia rischiano di rallentarla
Annunciato nel 2019 da Ursula von der Leyen, il Green deal europeo è un pacchetto di iniziative strategiche attraverso le quali l’Unione europea vuole raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, cioè azzerare le proprie emissioni nette di gas a effetto serra. Sarebbe il primo Continente in assoluto a centrare questo risultato. Si tratta di un piano innanzitutto ambientale ma che abbraccia anche la dimensione sociale. Le linee guida del Green deal europeo sono sostanzialmente tre: azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050; dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse; fare in modo che nessuna persona e nessun luogo sia trascurato. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi bisogna agire su diverse aree: energia, clima, trasporti, agricoltura, finanziamenti e sviluppo regionale, industria, ricerca e innovazione, ambiente e oceani. Gli investimenti sono colossali: si parla di mille miliardi di euro in dieci anni. Poche settimane dopo il lancio ufficiale del Green deal europeo, è scoppiata la pandemia da coronavirus e le istituzioni europee si sono dovute immediatamente concentrare sulla gestione dell’emergenza sanitaria e sulla ripresa dell’economia. Il piano di transizione verde tuttavia non è stato dimenticato, anzi. Durante il suo primo discorso sullo stato dell’Unione, a settembre 2020, la presidente dell’Unione europea Ursula von der Leyen ha fatto sapere che il 37 per cento dei 750 miliardi di dollari del fondo Next generation Eu verrà speso direttamente per gli obiettivi del Green deal. Il Green deal europeo non va confuso con il green new deal proposto negli Stati Uniti dalla parlamentare democratica Alexandria Ocasio-Cortez.
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Pesticidi, ogm, Pac e sostenibilità ambientale: un’analisi dei manifesti politici sull’agricoltura in vista delle prossime elezioni europee.
Anche l’Italia è agitata dalle proteste degli agricoltori che chiedono un equo compenso per il loro lavoro e deroghe agli obblighi ecologici.
Quali sono i motivi che spingono gli agricoltori a protestare e fino a che punto dipendono dalle politiche ambientali europee?
Il Green deal europeo è un piano economico e ambientale pionieristico. Ma varie scelte delle istituzioni europee appaiono in contrasto coi suoi obiettivi.
Gli europarlamentari hanno votato contro il regolamento proposto dalla Commissione europea per il dimezzamento dell’uso dei pesticidi entro il 2030.
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Verso un piano industriale europeo per la neutralità climatica: è il Green deal industrial plan. L’annuncio di Ursula von der Leyen a Davos.
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La Commissione europea ha inviato all’Italia le sue osservazioni sul Piano strategico della Pac per un allineamento sul Green deal.