Le storie dietro Everything everywhere all at once, vincitore agli Oscar 2023
Il film Everything everywhere all at once ha trionfato agli Oscar 2023 con 7 statuette. Ecco le storie di dolore e riscatto di alcuni premiati del cast.
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Con il suo film Nomadland (in Italia dal 29 aprile) Chloé Zhao è la prima donna asiatica a conquistare Oscar e Golden globe per la regia. Ma non è l’unico motivo per cui sentiremo ancora parlare di lei.
La vita di Jane Fonda è stata un successo planetario e durato decenni. Contraddistinto dall’impegno per i diritti, l’ambiente e il clima.
Netflix ha dichiarato che sposterà dalla Georgia i suoi investimenti se dovesse passare la legge che rende illegale l’arborto dopo la sesta settimana di gravidanza.
È il sodalizio più lungo della storia del cinema quello che lega John Williams, uno dei più grandi compositori viventi, al celebre regista Steven Spielberg. Un matrimonio artistico che, in oltre quarant’anni, ha saputo raggiungere vette altissime di narrazione, utilizzando ogni volta registri espressivi diversi sia nelle immagini sia nelle colonne sonore che le hanno
A sostegno di Time’s up, iniziativa a difesa delle vittime di molestie sessuali sul lavoro, Condé Nast e Ebay hanno messo all’asta degli abiti indossati durante i Golden Globe 2018.
Con il film The Post, Steven Spielberg racconta la grande fuga di notizie che ha svelato al mondo la verità sulla guerra in Vietnam e ribadisce – oggi più che mai – l’importanza della libertà di stampa.
Trent’anni di molestie sessuali ai danni di collaboratrici e dipendenti. Trent’anni di abusi, tentati o consumati, tenuti nascosti all’opinione pubblica elargendo soldi e minacce alle vittime ed esercitando pressioni di ogni genere ai danni dei media. È quello che emerso sul passato del produttore cinematografico americano Harvey Weinstein grazie a un’inchiesta pubblicata dal New York
La seducente spavalderia di Clark Gable, la grazia radiosa e filiforme di Audrey Hepburn, il tratto aristocraticamente british di Cary Grant o le curve incontenibili dell’“atomica” Gilda-Rita Hayworth: il firmamento hollywoodiano della celluloide pullula di miti e leggende che incarnano non solo l’origine storica del divismo cinematografico ma anche la sua più esemplare espressione. E
Tutti gli attori nominati agli Oscar quest’anno sono bianchi, esattamente come nel 2015. Questo fatto ha rialimentato il fuoco della controversia che arde da tempo nel cuore di Hollywood, ovvero l’assenza di diversità tra le persone scelte dall’Academy (United States’ academy of motion picture arts and sciences) come migliori attori dell’anno. Il regista Spike Lee